Censurato lo spot Coca Cola con Simone Rugiati
Non vedremo mai più in televisione la campagna pubblicitaria della Coca Cola "Ceniamo insieme", quella dove lo chef Simone Rugiati, reduce dall'esperienza con Malvina Seferi a Pechino Express, girava l'Italia con il bus della famosa bevanda, per cucinare per le piazze e per le case degli italiani. Lo ha stabilito l'Istituto di autodisciplina pubblicitaria che ha accolto la richiesta presentata da Il fatto alimentare che chiedeva l'interruzione immediata della campagna. E' la terza censura in pochi mesi per Coca Cola, dove l'Istituto aveva sempre chiesto alla multinazionale di ripensare al concetto di proporre come modello di consumo, la bevanda zuccherata sulle tavole degli italiani. Una bocciatura a tutto campo, senza se e senza ma.
Le pubblicità in questione proponevano scene di allegre rimpatriate: una anche a Napoli, nella popolare zona del Largo dei Banchi Nuovi, dove si pranzava in strada con la gente del posto, cucina fatta in casa e tante bottiglie di Coca Cola. L'ultimo spot proponeva un bel piatto di Paccheri filanti e la Coca Cola d'accompagnamento durante una partita di calcio. Proporre una bevanda zuccherata a tavola, nonostante l'utilizzo di questa proprio durante il pranzo o la cena sia diffuso, veicola un messaggio sbagliato, "una pessima abitudine americana che Coca-Cola cerca di trapiantare anche in Italia", comunica l'Istituto di autodisciplina pubblicitaria. Che poi davanti ad un bel piatto di paccheri filanti, non ci sta meglio un bel bicchiere di vino rosso?