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Pamela Prati e il caso Mark Caltagirone

Caso Pamela Prati, la perizia sulla telefonata di Marco Caltagirone: “Ha camuffato la voce”

Live – Non è la D’Urso diffonde il risultato della perizia sulla voce di Mark / Marco Caltagirone, che avrebbe chiamato in trasmissione la precedente puntata. Le analisi escludono l’esistenza di una manipolazione per mezzo di un software o un’applicazione: al tempo stesso, la voce sarebbe stata camuffata in modo artigianale.
A cura di Valeria Morini
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Il caso di Pamela Prati e Marco Caltagirone è stato ancora una volta al centro di "Live – Non è la D'Urso", nella puntata dell'8 maggio. Nel giorno in cui dovevano celebrarsi le presunte nozze al centro del giallo più clamoroso del gossip italiano, non c'è stata nessuna cerimonia: il matrimonio è stato ufficialmente rimandato a data da destinarsi. Mentre continuano a sommarsi i pezzi di questo complicato puzzle, Barbara D'Urso ha reso noto il risultato della perizia sulla telefonata di Caltagirone risalente alla scorsa puntata. Il dubbio che si sia trattato di una voce camuffata da un'applicazione è stato accantonato dal perito fonico, che ha però affermato come la chiamata sia stata manipolata con strumenti più "artigianali".

Il risultato è stato negativo. Non abbiamo riscontrato alterazioni vocali dovute a software o app che abbiano potuto manipolare la voce del parlante. Da tutte le analisi che abbiamo svolto sono risultati valori perfettamente compatibili con quelli di una voce maschile. Possiamo dire che la voce non sia stata alterata. La voce che dice "Per farlo dovresti sbloccare il telefono" è un assistente vocale, che si attiva con un comando vocale ma che può anche attivarsi per errore. Dall'audio abbiamo anche percepito una voce femminile in prossimità al signor Caltagirone, quindi potremmo pensare che il telefonino sia il suo. Lui però ha cercato di camuffare la sua voce, non tramite software ma col suo modo di parlare. Quando dice "Giustissimo", cerca di contrarre la voce: è un audio offuscato, opaco. Lascia intendere che abbia interposto qualcosa fra sé e il microfono del cellulare, magari un fazzoletto. O semplicemente alternava la posizione del dispositivo rispetto alla bocca. Questa persona non parla come l'abbiamo sentito, ha alterato la voce.

Giovanni Ciacci conferma le rivelazioni di Fanpage.it

A "Live – Non è la D'Urso" si è parlato anche delle rivelazioni fatte da Fanpage.it sul dietro le quinte della precedente puntata della trasmissione. Secondo quanto abbiamo svelato, fuori onda Milena Miconi e Georgette Polizzi (entrambe seguite dalla medesima agenzia della Prati), avrebbero chiesto alla manager Eliana Michelazzo di non essere più coinvolte in questa storia. Inoltre, la stessa Eliana sarebbe stata sul punto di raccontare tutta la verità e Manuela Villa avrebbe ricevuto una chiamata che annunciava lo slittamento del matrimonio. Giovanni Ciacci ha confermato la totalità di queste circostanze: "È andata così, lo confermo".

L'intervento di Roberto D'Agostino

Durissime le parole di Roberto D'Agostino, che su Dagospia ha condotto una fitta inchiesta sul caso Prati e che ha accusato senza mezzi termini le due manager Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo di aver messo in atto una truffa: "Qui non si tratta solo di Pamela Prati. Varone, Arcuri, Signorini, tutti gli altri che non hanno il coraggio di uscire. Questa è la grande truffa del gossip. Sono stati tutti infinocchiati, tutte le trasmissioni. Anche tu, Barbara. Pamela è la punta dell'iceberg, sotto ci sono tantissimi casi su queste due [Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, ndr]. Poi vedremo dove andranno a finire queste due signore. Dovete chiedere i danni, denunciatele". La Prati, secondo D'Agostino, sarebbe coinvolta perché alle prese con problemi di denaro: "Pamela Prati non è una bambina, ha una situazione economica non florida (eufemismo) e si è trovata strozzata con il guinzaglio, sta facendo questa farsa per portare dei soldi in tasca". Per il momento, la D'Urso avrebbe deciso di credere alla buonafede della showgirl:

Sei mesi fa è venuta da me e mi ha mostrato le foto dei bimbi in affido, come potevo non crederci? Se si scopre che è una truffa, io mi inca**o moltissimo. 

La testimonianza di Emanuele Trimarchi

"Live – Non è la D'Urso" ha sentito anche la testimonianza dell'ex corteggiatore di Uomini e Donne Emanuele Trimarchi, che già ha sostenuto di essere stato "rovinato" dalla Perricciolo e dalla Michelazzo. Le sue affermazioni sono state fortissime e il volto di UeD ha persino sostenuto di essere stato vittima di minacce:

Ho avuto un'esperienza infernale, non ero più padrone della mia vita. Ero soggiogato, ero diventato il loro nipotino. Erano riuscite a entrare nella mia mente, sono come una setta. Mi sentivo sotto controllo e pedinato, il marito di Eliana mi diceva che ero seguito. Mi fecero cambiare numero di telefono due volte, ero irrintracciabile per i miei amici. Prima ho ricevuto una chiamata che mi è sembrata una minaccia. Qualcuno mi ha parlato di karma al telefono, io avevo scritto a Eliana e Pamela un messaggio dicendo che il karma le avrebbe punite. Spero che Pamela Prati ne esca.

L'identikit di Marco Caltagirone

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"Live – Non è la D'Urso" ha inoltre contattato Cosimo, l'uomo che conoscerebbe di persona Mark Caltagirone, secondo quanto dichiarato da Luigi Mario Favoloso. Cosimo ha confermato di averlo visto e ha fornito un identikit: "Sono stato contattato su Instagram da lui, direttamente. Mi ha detto di essere il compagno di Pamela Prati, un imprenditore edile. Mi ha fatto una proposta dicendomi che avrebbe fatto parlare in tutta Italia, che il suo nome sarebbe diventato famoso. Mi ha chiesto di raggiungerlo a Genzano di Roma. Saprei riconoscerlo, certo". Lui e Favoloso hanno mostrato l'identikit ad alcuni abitanti di Genzano di Roma, ma nessuno ha riconosciuto i volto del disegno.

La dichiarazione di Sara Varone

Infine, ha parlato anche Sara Varone, un'altra presunta vittima di Eliana e Pamela. La donna ha ribadito di aver portato avanti per mesi una "relazione" virtuale con un uomo che, in realtà, non sarebbe mai esistito. Curiosamente, il misterioso corteggiatore porta lo stesso nome di colui che avrebbe contattato Alfonso Signorini, anche lui finito suo malgrado in questo bizzarro e sempre più inquietante enigma.

Un giorno Eliana mi presenta virtualmente il cugino del marito. E iniziamo a scriverci via Facebook. All'inizio era una semplice amicizia. Si chiamava Lorenzo David Coppi, io e Alfonso Signorini abbiamo conosciuto la stessa persona. Ora so che non esiste, esisteva solo un profilo finto. Quando mi scrivevo con lui, mi raccontava di essere molto amico con Alfonso. Una persona splendida, la sera non vedevo l'ora di chattare con lui. Per me era tutto vero. Ho visto una foto vera, reale, non era presa da Internet. Era la stessa foto che poi mi ha mandato quando era in Thailandia. Evidentemente si tratta della foto di un ragazzo che Eliana e Pamela hanno rubato da un profilo. Questa storia virtuale sarà durata 3-4 mesi. Ogni volta che chiedevo di vederlo succedevano disastri: un incidente, un coma farmacologico, la morte della sorella per tumore. Ho cominciato ad allontanarmi da questa situazione. Ho avuto molta paura.

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