Carlotta Funari contro la vedova Morena: “Mi hanno vietato di mettere la lapide”
La lunga "guerra" tra le eredi di Gianfranco Funari continua a disputarsi a colpi di interviste tv e lettere pubblicate sui principali magazine italiani: nessuna pace per la vedova Morena Zapparoli e la figlia dell'anchorman Carlotta. Il contenitore televisivo di Barbara D'Urso "Pomeriggio Cinque" è stato il luogo dell'ultima "battaglia" in tal senso. Dopo le parole di Carlotta Funari, che dalle pagine di "Libero" ha riservato parole dure nei confornti della vedova Funari, accusata di aver fatto parlare di sé in televisione sfruttando la vicenda della sepoltura incompiuta di Gianfranco, la Zapparoli ha risposto in tv, grazie all'ospitalità della D'Urso. Se l'ultima intervista a "Domenica Live" fu interrotta dall'intervento di Milo, ex concorrente del Grande Fratello, stavolta ad intervenire telefonicamente è stata proprio Carlotta.
"Il loculo dove riposa Gianfranco Funari è di proprietà di Morena" – Morena Zapparoli, ospite a "Pomeriggio Cinque", ha spiegato agli italiani che hanno seguito la vicenda che a breve la tomba di Gianfranco Funari sarà completata con una lapide, fotografia ed epigrafe con la frase scelta dal conduttore prima di morire. La vedova sembra scoprire in diretta la lettera pubblicata qualche ora prima dal quotidiano "Libero" in cui Carlotta Funari ha così definito la questione:
Quando ho sentito della questione della lapide in tv sono trasecolata. Credevo fosse tutto a posto […] non ero mai stata al cimitero a Milano. La signora ha fatto un funerale spendendo 18mila euro. Io ho sempre voluto contribuire alle spese, ovviamente. Ma nella misura in cui normalmente costa un funerale. Io non sono stata minimamente coinvolta in quei giorni. E inoltre vorrei precisare, perché purtroppo mi trovo costretta a farlo visto che la vicenda sta avendo una spiacevole eco mediatica, che il cimitero mi ha vietato di mettere la lapide. E sapete perché? Perché purtroppo il loculo dove giacciono i resti mortali di mio padre è di sua proprietà. Ed io, pur essendo sua figlia, non posso legalmente intervenire in alcun modo.
Vorrei solo che fosse scritta la parola fine a questa storia che denota assenza di dignità, mancanza di rispetto. Che la signora non si permetta mai più di usare in modo strumentale il nome di mio padre. E soprattutto se non desidera mettere la foto che ho scattato io al mio papà sulla sua tomba e se vuole scrivere la sua dedica, lo faccia pure. Ma non si permetta a questo punto di mettere la mia frase nell'espressione “la figlia”.
"Ho smesso di fumare" e "Manco da qui taccio" le frasi sono state messe sulla lapide – "Morena Funari dal salottino di "Pomeriggio Cinque" ha però continuato a difendere la sua posizione:
Al massimo tra una settimana la lapide sarà pronta e così tutti quelli che vorranno andare a trovarlo o portargli un fiore potranno farlo. Ho preparato il bozzetto e chiesto alla figlia se andasse bene. La frase che ho scelto è quella che lui voleva, ovvero: "Ho smesso di fumare". La figlia mi ha fatto sapere che ne voleva un'altra: "Manco da qui taccio". Ho voluto accontentarla e le ho messe entrambe. La foto non so neanche quale sia, non l’ho vista, non me l’ha fatta vedere. Io per email le ho mandato tutto, la frase che avevo scelto, la foto che volevo mettere.
Carlotta Funari è intervenuta telefonicamente in trasmissione e dalle sue parole sembra lasciar intendere che a sua volta vuole chiudere la questione, senza alcun litigio, ma chiarisce che il suo legale dialogherà con la Zapparoli solo per questioni legate alla successione:
Credo ci sia un po’ di confusione tra le interviste che sono state fatte e quello che si dice oggi: prima dichiarava che non ero mai andata a far visita a mio padre in ospedale, poi oggi dice che sono andata per due o tre ore. Con lei non si può parlare, perché dice tutto e il contrario di tutto: a questo punto ci penserà un legale a portare avanti solo la questione della successione.
Non ti permetto più di parlare di mio padre in questi termini e non parlare più neanche di me. Io con te non voglio litigare, d’ora in poi parla solo col mio avvocato.