1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Carlo Paris nuovo direttore di RaiSport. Via Mauro Mazza, che minaccia il ricorso

Caos assoluto a Rai Sport, il Cda Rai nomina il nuovo direttore Paris dopo che ieri la Direzione Generale aveva sollevato dall’incarico Mauro Mazza, i cui risultati di share erano stati tutt’altro che negativi. Quest’ultimo, alla seconda “sollevazione” in tre anni, scrive una lettera in cui fa intendere che ricorrerà alla Magistratura del Lavoro.
A cura di Andrea Parrella
1 CONDIVISIONI
Immagine

Carlo Paris è il nuovo direttore di RaiSport, al posto di Mauro Mazza. Caporedattore, la sua nomina è stata approvata dalla maggioranza del consiglio d’amministrazione della Rai. A votare contro i consiglieri in quota centrodestra Antonio Verro e Guglielmo Rositani, astenuto Antonio Pilati del Pdl, assente invece Rodolfo De Laurentiis Udc. Si consuma l'ultimo atto di una storia di rivoluzione ponderata, quella che sta caratterizzando Rai Sport nelle ultime settimane, o forse sarebbe meglio definirla restaurazione. Un insieme di decisioni e conseguenti prese di posizione che ha un sapore fortemente politico, più che quell'afflato di novità di cui la Rai, oramai lo dice chiunque, avrebbe seriamente bisogno. Ricordare la vicenda consumatasi qualche giorno fa tra Paola Ferrari (estromessa insieme a Gene Gnocchi dalla conduzione della Ds), Twitter e la nuova conduttrice della Domenica Sportiva sarebbe superfluo, ne avranno letto in molti e, in ogni caso, la sintesi si può trovare in questo articolo.

La carriera in Rai di Mauro Mazza

Quello che è accaduto nelle ultime ore invece è la sintesi della chiusura del cerchio, con la nomina Paris conseguente alla rimozione dalla carica di Mauro Mazza, la cui vicenda con la Rai (e in particolare il Direttore Generale Gubitosi) è tutt'altro che lineare. Mazza è stato infatti direttore del Tg2 per 7 anni, prima di approdare alla direzione di rete, a Rai1, dove è rimasto sino al 2012, quando Gubitosi lo sostituì con Giancarlo Leone. In quell'occasione Mazza fece ricorso, ottenendo dalla Magistratura del Lavoro la possibilità di essere ricollocato in una posizione equivalente in azienda. Infatti, un anno e mezzo fa viene posto alla direzione di Rai Sport, dove ottiene risultati d'ascolto più che soddisfacenti, culminati con quelli degli ultimi mondiali, nei quali la Rai ha quintuplicato i risultati d'ascolti rispetto ai mondiali in SudAfrica del 2010.

Mazza contesta Paola Ferrari

Fatto sta che la direzione generale Rai decide di rimuoverlo dal suo incarico, colpevole di aver spaccato in due la redazione, forse attribuendogli anche colpe in merito proprio alla vicenda di Paola Ferrari. Nella sua lettera di contestazione alla decisione della direzione, Mazza oltre a minacciare un nuovo ricorso, ritenendo di essere stato sollevato dal suo incarico senza reali motivazioni, fa infatti riferimento alla questione scrivendo:

I rapporti direzione-redazione sono dialettici ma positivi e propositivi…. Non ritengo si possa confondere con una spaccatura redazione-direzione l'indecorosa litania di tweet aggressivi e insultanti verso colleghi o verso l'Azienda (“a questo punto non paghiamo più il canone!”; “tu hai i denti rifatti!” ecc.) firmati – o “ritwittati” – da una redattrice di Rai Sport, come risulta da ampia documentazione di stampa, senza che finora risulti alcuna legittima e per me doverosa reazione aziendale.

Il sostegno politico a Mazza

E continua appunto facendo accenno al ricorso perché ritiene già fortemente deleteria per la sua carriera una seconda rimozione dall'incarico: "E' evidente che, qualora il Consiglio dovesse decidere la mia rimozione, peraltro in assenza di contestuali proposte di incarico equivalente, non potrò che ricorrere nuovamente alla Magistratura del Lavoro onde ottenere il ripristino della mia posizione professionale. E mi vedrei costretto, con dolore, ad intraprendere ogni consequenziale azione risarcitoria, perché la seconda ( e già annunciata) destituzione professionale nell'ambito degli ultimi venti mesi non fa che ledere in maniera pesante e forse irreversibile la mia persona e la mia immagine professionale". A fargli eco sono esponenti di forze politiche ritenute vicine a Mazza, come Fratelli d'Italia, la Lega, ad esempio Gasparri e Salvini, il quale definisce "grave e immotivata" la decisione.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views