Carlo Conti: “Riprendere L’Eredità è stata una delle cose più difficili della mia vita”
È passata più di una settimana da quando Carlo Conti ha preso il posto di Fabrizio Frizzi a "L'Eredità". Nella settimana in cui esordirà con un nuovo importantissimo progetto, il rilancio de "La Corrida", Carlo Conti ritorna su quelle sensazioni già esternate anche in diretta, finendo in lacrime davanti alle telecamere.
Ripartire con L'Eredità, la cosa più difficile
Intervistato da un gruppo di giornalisti proprio per il lancio de "La Corrida", in prima serata su Rai1 da venerdì 13 aprile, Carlo Conti ha dichiarato che sarebbe stato volentieri al Polo Nord piuttosto che in quello studio per presentare "L'Eredità" al posto di Fabrizio Frizzi.
Riprendere in mano L'Eredità è stata una delle cose più difficili mai fatte nella mia carriera. Odio il freddo, ma sarei stato più volentieri al Polo Nord in mutande che in quello studio. Ho messo una sorta di pilota automatico.
Carlo Conti vuole intitolare gli studi Dear a Fabrizio Frizzi
Carlo Conti ha ribadito la sua disponibilità a spendersi affinché che gli studi Dear vengano intitolati proprio a Fabrizio Frizzi. L'Associazione Rai Bene Comune-IndigneRAi ha lanciato una petizione su Change.org ed ha inviato proposta formale all'azienda: "Sarebbe una bellissima idea intitolare gli studi Dear a lui". La rete vaglierà la proposta di trasformare il nome del set in questione in Centro di Produzione Rai “Fabrizio Frizzi” di Roma.
La Corrida di Carlo Conti
C'era una volta "La Corrida" di Corrado, in onda su Canale 5 dal 1989 e che il conduttore romano ha guidato fino a due anni prima della sua morte, nel 1997. Successivamente, il format è stato rilanciato da Gerry Scotti che lo ha condotto con alterne fortune dal 2002 al 2009 e ritornare con la conduzione di Flavio Insinna nel 2011. Carlo Conti sarà il primo conduttore a condurre il format su Rai1 e sarà un format del tutto fedele a quello di Corrado, tra campanacci, pubblico con le pentole e fischietti. Ovviamente, i protagonisti saranno sempre loro: i dilettanti allo sbaraglio.
