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Carlo Conti a L’Eredità in attesa della guarigione di Fabrizio Frizzi

Rai1 ha reso note le ultime variazioni riguardanti i palinsesti del pre-serale della prima rete, annunciando il ritorno de L’Eredità a partire da lunedì 30 ottobre con Carlo Conti, volto storico del game show, al timone in attesa che Fabrizio Frizzi si riprenda dal malore che l’ha colto proprio negli studi di Viale Mazzini.
A cura di Eleonora D'Amore
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L'Eredità torna in tv dal 30 ottobre con Carlo Conti, storico conduttore del quiz show, in attesa della guarigione di Fabrizio Frizzi, la domenica allunga nel preserale ‘I soliti ignoti' di Amadeus (in onda tutti i giorni nell'access dell'ammiraglia del servizio pubblico). Rai1 ha reso note oggi le variazioni di palinsesto riguardanti il preserale: "Cambio di programmazione h 18.45 #Rai1 Il 28/10 #DonMatteo 9. La domenica dal 29/10 #SolitiIgnoti. Da lunedi' 30/10 #LEredita' con @CarContiRai" si legge nel messaggio postato su Twitter.

La programmazione de L'Eredità senza Fabrizio Frizzi

Una notizia che lascerebbe immaginare che Frizzi colpito da un malore durante la registrazione del programma il 23 ottobre scorso non tornerà presto al comando del quiz con cui va detto si è alternato con lo stesso Conti di cui nelle ultime stagioni è grande amico. La Rai aveva subito deciso infatti di sospendere la programmazione de L'Eredità in segno di rispetto per l'amato conduttore annunciando che avrebbe mandato in onda per tutta la settimana le repliche di Don Matteo 9.

Le condizioni di salute di Fabrizio Frizzi

Il riserbo sulle condizioni resta alto, non sono stati al momento diffusi bollettini medici, sebbene il direttore Rai Mario Orfeo abbia riferito che sta meglio e ha iniziato a muovere i primi passi nei corridoio del reparto dell'Umberto I dov'è ricoverato. Anche Rita Dalla Chiesa si era espressa positivamente parlando dello stato di salute di Frizzi, ribadendo che al noto conduttore sono stati sempre associati enormi sorrisi e anche in questo momento non sarebbe dovuto essere altrimenti. La famiglia, con la quale era in contatto, sembrava essere raccolta intorno a lui e le notizie che arrivavano dal Policlinico non sembravano essere così catastrofiche, sebbene non siano stati diramati bollettini medici proprio per volere dei suoi cari.

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