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Bridgerton, il Gossip Girl dell’800 è il regalo di Natale più bello per chi ama le serie tv

La recensione in anteprima di Bridgerton, la prima delle otto serie che Shonda Rhimes produrrà per Netflix. Otto episodi, disponibili dal 25 dicembre, che attualizzano l’Inghilterra dell’800 tra scandali, pettegolezzi e amori avvincenti. Ispirata alla serie di romanzi rosa di Julie Quinn, la serie diverte e intrattiene fino alla fine.
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Non poteva esserci esordio migliore per Shonda Rhimes in Netflix. Bridgerton è la prima serie tv degli otto previsti dall'accordo tra Netflix e la casa di produzione della creatrice di Grey's Anatomy, Scandal Le regole del delitto perfetto. La serie tv debutta il 25 dicembre: non siamo di fronte alla solita serie in costume, ambientata nei primi anni dell'800, nella cosiddetta Regency Era, l'età della Reggenza. Bridgerton è ispirata alla serie di romanzi rosa di Julie Quinn. Shonda Rhimes, però, si prende tutte le libertà del caso, ne attualizza i dialoghi e i personaggi, ritinteggiando il giusto con la cultura black a dispetto delle epoche facendo esplodere una storia d'amore tra il libertino Duca di Hastings Simon Basset, sogno erotico e desiderato partito delle dame di mezza Inghilterra e Daphne Bridgerton, rampolla di una famiglia inglese che ha da poco fatto il suo esordio in società. A interpretarli sono Regé-Jean Page e Phoebe Dynevor.

In questo scenario, l'elemento chiave è una misteriosa stampa che gira quotidianamente: le cronache della misteriosa Lady Whistledown. È qui che la serie televisiva di Shonda Rhimes ha i suoi punti di contatto con Gossip Girl. I misteriosi pettegolezzi che tutta la Contea legge sono anche la voce narrante e mentre i vari filoni narrativi si intrecciano, resta sempre viva l'attenzione per cercare di scoprire chi possa essere questa misteriosa autrice. Quando i pettegolezzi di Lady Whistledown minano la popolarità di Daphne e del duca di Hastings, le madri delle rispettive famiglie decidono di fare di tutto per far scoppiare l'amore tra loro.

"Non sai cosa significa sentirsi una donna. Sono stata cresciuta solo per questo momento e se non riuscissi a trovare un marito, sarei considerata una donna inutile" dice Daphne Bridgerton a suo fratello, quando si rende conto di essere entrata in un gioco forse più grande di lei. Dal principio, il rapporto tra Daphne e il Duca – la prima stagione è appunto tratta dal romanzo "Il Duca e io" – è conflittuale. Ma negli otto episodi accade tutto e il suo contrario e quando le resistenze si sciolgono, Cupido scocca la sua freccia. Menzione d'onore alle colonne sonore affidate ai Vitamin Strings Quartet, quartetto d'archi che fa cover delle grandi canzoni della storia della musica. Così, può accadere che durante una festa di ballo possiate ascoltare da "thank you, next" di Ariana Grande fino a "Girls like you" dei Maroon 5. Un escamotage che dona un tocco ulteriore di modernità a questa serie tv che è probabilmente il più bel regalo di Natale per gli abbonati Netflix.

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