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Breaking Bad è nella storia: i cimeli della serie tv nel museo più grande del mondo

A Washington, lo Smithsonian ospita da oggi una collezione di oggetti di scena tratti dalla serie tv cult creata da Vince Gilligan, dalle tute gialle alle bustine di metanfetamine, fino al mitico cappello nero di Walt White.
A cura di Valeria Morini
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È ufficiale: "Breaking Bad" è parte fondamentale della cultura americana, tanto da meritarsi addirittura un posto al museo. Gioiranno i tantissimi fan, perché lo Smithsonian Museum di Washington ha aperto le sue porte ai cimeli della serie televisiva di culto. Le stanze della prestigiosa istituzione hanno accolto abiti e oggetti di scena, con una cerimonia di inaugurazione che ha visto partecipare il creatore e produttore esecutivo Vince Gilligan e gli attori Bryan Cranston e Aaron Paul.

Nel museo saranno esposte le celebri tute gialle con tanto di maschere antigas, il mitico cappello nero indossato da Walter White/Bryan Cranston e persino le finte bustine di metanfetamine usate sul set. Una corposa donazione da parte della produzione a quello che è uno dei più importanti centri culturali esistenti: con una ventina di musei e 140 milioni di pezzi nelle sue collezioni, lo Smithsonian Institution è il più grande complesso museale al mondo.

"Breaking Bad", una delle serie cult del terzo millennio

Prodotta tra il 2008 e il 2013, benché sia durata "solo" cinque stagioni, la storia cruda del professore di chimica che si trasforma in spacciatore e genio del Male è una delle serie chiave degli ultimi quindici anni. "Vince Gilligan e gli altri creatori hanno sviluppato in modo magistrale la trama della serie; se avessimo girato altre stagioni avremmo rovinato tutto", ha affermato durante la cerimonia allo Smithsonian lo stesso Cranston (che per il ruolo di White ha ricevuto la bellezza di quattro Emmy Award). Dopo il finale di due anni fa, a consolare gli orfani di "Breaking Bad" è stato lo spin off "Better Call Saul", in onda nel 2015 e già riconfermato per una seconda stagione.

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