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Beppe Fiorello processa le Br in Il sorteggio, il 25 ottobre su Rai 1

Beppe Fiorello è un giurato popolare nel film tv “Il sorteggio” in onda lunedì 25 ottobre su Rai 1.
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beppe fiorello il sorteggio

L'attore Beppe Fiorello, dopo il recente successo de La leggenda del bandito e del campione, torna in tv con un film Il sorteggio che andrà in onda lunedì 25 ottobre su Rai 1.

Interpreterà il personaggio di Guido Ziniti, macchinista delle ferrovie, che accettò il pericoloso compito di fare il giudice popolare nel processo contro le Brigate Rosse. Fu sorteggiato dalla cancelleria della Corte d'Assise e disse subito di sì anche se non si riuscivano a trovare nè giudici popolari nè avvocati d'ufficio. In un periodo in cui la giustizia sembrava paralizzata a causa delle richieste di esenzione.

Il processo fu interminabile. Iniziò nel maggio del 1976 con 46 imputati di cui 11 detenuti. E inizialmente non ci furono problemi. Fu solo dopo molti rinviii – compreso un lungo periodo di sospensione per giudicare a Bologna Renato Curcio, Franceschini e gli altri, accusati di oltraggio alla corte e minacce ai legali – che divenne il processo della paura. Curcio aveva già rivendicato l’omicidio del procuratore generale di Genova, Francesco Coco, ma gli effetti più devastanti si videro nel ‘77, dopo l’uccisione di Fulvio Croce, presidente degli avvocati torinesi.

Il processo fu spostato in una ex caserma in disuso per accrescere la sicurezza. Ma la paura non diminuiva e nessuno dei sorteggiati volle fare il giurato popolare. "Io sì – racconta il signor Ziniti – anzi prima della mia estrazione già pensavo che ci sarei voluto andare. Non sono sicuro nemmeno oggi che le Br fossero davvero di sinistra".

"A pensarci oggi – racconta il ferroviere – si viveva in una specie di Grande Fratello. Tutti insieme, al chiuso; c’erano anche fra noi piccolezze e piccinerie. Ma quelli che hanno chiesto di essere esentati avevano problemi seri, in certi casi: magari erano commericanti e artigiani che non potevano chiudere l’azienda per il rimborso che ci veniva dato. Mille lire al giorno; anche allora non era un granché".

Durante il processo, le Br continuavano a uccidere, ci fu il rapimento di Aldo Moro. Il 9 maggio, giorno fissato per la prima udienza, venne assassinato a Torino il maresciallo Berardi. Ma nonostante tutto un piccolo gruppo di giurati e uno sparuto gruppo di avvocati riuscirono con coraggio a portar avanti il proprio lavoro.

Il film dovrà vedersela con la trasmissione condotta da Alessia Marcuzzi, Grande Fratello 11.

Lazzaro Langellotti

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