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Beppe Fiorello: “L’amore tra me e Rosario prevale sui paragoni, sogno di fare uno show con lui”

Ospite di ‘Verissimo’, Beppe Fiorello ha parlato di come ha vissuto l’etichetta di ‘fratello di’. L’attore ha sottolineato che l’amore per suo fratello prevale su ogni paragone. Sogna di fare uno spettacolo con lui.
A cura di Daniela Seclì
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Beppe Fiorello è stato ospite della puntata di ‘Verissimo' trasmessa sabato 30 settembre. L'attore si è detto contento di ritrovarsi nel salottino di Canale 5 e ha spiegato a Silvia Toffanin:

"Noi abbiamo un amico in comune che mi diceva spesso di venire, ma non pensare che ti abbia snobbato né ho pensato di non voler venire, è stata solo una questione di impegni".

Gli inizi a Mediaset e il passaggio alla Rai

Beppe Fiorello ha ricordato con emozione gli inizi della sua carriera. L'attore ha mosso i primi passi in Mediaset:

"Devo molto a Mediaset, sono nato qui da un punto di vista televisivo. Devo molto a questa azienda e mi sono emozionato entrando da lì, ho sentito il tempo che passava. Ricordo ‘Ultimo' con Raoul Bova, ero tra gli attori del cast. Ho lavorato qui e poi mi hanno rapito da quella parte, ma io non firmo mai contratti di esclusiva. Sono libero. Ora gli amici della Rai diranno ‘Ma come, vai di là e dici così?'".

Beppe Fiorello e l'etichetta di ‘fratello di'

Beppe Fiorello è tornato con la mente ai tempi del Karaoke, quando raccolse l'eredità di Rosario Fiorello:

"Il Karaoke è stato un'eredità bellissima ma a tratti pesante, prendevo l'eredità di Rosario. Era un programma diventato ormai un fenomeno di costume. Mi venne chiesto: ‘Vuoi farlo tu?', non mi fu imposto. Dissi ‘Sì, accetto', perché era un'esperienza. Ci fu un periodo di paragoni…fratello di, ma non mi è mai pesato perché l'amore tra me e mio fratello ha sempre prevalso sui paragoni".

Quindi ha aggiunto:

"Cosa si prova a essere fratello di? Non si dice che si fa fatica a essere fratello di, perché nella vita ci sono cose molto più faticose. Inoltre essere ‘fratelli o figli di' significa avere una porta semiaperta, però devi dimostrare il doppio rispetto a quel parente famoso. Questo è un mestiere che accetta solo il talento, altrimenti il pubblico non ti vuole, non ti applaude".

Infine, ha parlato del sogno di creare uno spettacolo con Rosario:

"Io volevo raccontare storie, volevo arrivare al cinema, non ti nascondo che ho sfruttato il mezzo per allenarmi. Io volevo arrivare qui, è questo il mio sogno. Non volevo parlare di mio fratello, quando trovo i giornalisti che insistono non ci sto, ma tu sei una delle poche che ascolta. Sei attenta. Ho voglia di raccontarti i passaggi delicati della mia vita. Io e Rosario facciamo due cose diverse, spero un giorno di unire queste due arti del racconto, l'arte e lo show e fare qualcosa insieme, questo è un sogno".

Il ricordo del padre Nicola

Infine, Beppe Fiorello ha ricordato l'amatissimo padre Nicola che associa alla figura di Domenico Modugno:

"Domenico Modugno mi ha cambiato la vita, con questo viaggio nella sua vita ho riscoperto mio padre. Tra loro ci sono tante similitudini, la voce, la somiglianza, il carisma, l'energia. Li ho sovrapposti in una scrittura teatrale, raccontando la storia di mio padre attraverso la sua musica e viceversa. Alla sua famiglia devo tantissimo. Mio padre mi cantava spesso le sue canzoni".

Quindi ha concluso:

"Di mio padre conservo una cartolina che mi mandò quando stavo al militare. Poche righe affettuose, mi diceva: ‘Ma sì vedrai, passerà presto, ti voglio bene, ci vediamo presto'. Quando la vedo ripenso che sarebbe stato bello se ne avessi avute tante altre. Così oggi quando posso lascio dei bigliettini ai miei figli, probabilmente penso già a quando non ci sarò".

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