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Aurora Leone su Pecchini e Partita del cuore: “Sono stata male, ora sarà il tribunale a decidere”

Aurora Leone, nella conferenza stampa di presentazione di Europei a casa The Jackal, produzione RaiPlay che racconterà gli Europei nello stile del gruppo, ha commentato tutto quello che è successo nel corso della Partita del Cuore: “Sono stata male, quello che è successo è molto grave e la mia verità l’ho già raccontata. Ora sarà il tribunale a decidere”.
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L'elefante dalla stanza esce subito. Aurora Leone, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Europei a casa The Jackal, produzione RaiPlay che racconterà gli Europei nello stile del gruppo, ha commentato per la prima volta tutto quello che è successo nella serata antecedente alla Partita del Cuore, con le frasi sessiste – "Tu sei donna, non puoi stare qui" – a lei rivolte dal dirigente della Nazionale Italiana Cantanti Gianluca Pecchini: "Tutti noi in questo periodo abbiamo preferito non commentare le recenti dichiarazioni, lo dico sinceramente perché sono stata male come starebbe male qualsiasi ragazza che si trova in una situazione del genere. I ragazzi mi hanno sostenuto tanto in tutto, mi sono trovata in difficoltà e spero non accada mai più. Quello che è successo è grave. Io ho la mia verità e l'ho già raccontata a caldo. Non ci torno. Dopo la querela sarà  il tribunale a esprimersi. Penso però che non ci sia contesto migliore di questo per ripartire per parlare di calcio ed esprimere tutti i valori – come amicizia, inclusività e unione – che non dobbiamo mai dare per scontato ma che apprezzeremo ancora di più". 

Le parole di Aurora Leone

Dopo aver risposto alla prima domanda, l'argomento ritorna più avanti con una domanda sulle possibili conseguenze di quanto accaduto su tutto il progetto. In particolare, si è ipotizzata la possibilità che il "caso Aurora Leone" abbia in qualche modo favorito la nascita di questo programma. Aurora Leone smentisce:

Sarebbe difficile preparare un programma tv in tre settimane. Sull'influenza che può avere questa cosa sul programma: noi, come The Jackal, siamo sempre stati abituati a fare una cosa. Andare avanti e voltare pagina. Anche quando facciamo un video che ha molto successo, ci piace cimentarci e concentrarci su altro. Credo che, così come il programma nasca da lontano, anche la coesione che c'è tra noi nasce da lontano. In qualche modo, penso sia una cosa più insita che dovuta ai recenti accadimenti. L'ironia è fondamentale, è la nostra vita. In alcune situazioni, credo che l'ironia non basta. Solo questo.

Anche Elena Capparelli, direttrice di Rai Play, precisa: "Noi e The Jackal stiamo parlando di questo progetto da subito dopo Sanremo. Un progetto che nasce da lontano, direi che la polemica non c'entra niente, ma non solo, vorremmo anche un po' dimenticarla perché siamo qui a raccontare qualcosa di nuovo, sperimentale, innovativo, che fa il servizio pubblico e che vuole accogliere il pubblico che guarda in maniera meno ortodossa la partita di calcio. Amiamo questa idea, dietro l'ironia c'è tanto pensiero, ci sono tanti valori e questa scelta testimonia quello che ci guida". 

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Che cos'è Europei a casa The Jackal

Europei a casa The Jackal è il nuovo programma del gruppo napoletano in collaborazione con Rai che andrà in diretta su RaiPlay a partire dall'11 giugno. Sarà un commento in diretta delle partite degli Europei, le prime tre legate all'Italia ovviamente. Un totale quindi di sette appuntamenti: i primi tre legati alle partite dell'Italia. I restanti quattro a seconda o meno della qualificazione della Nazionale alle fasi successive dell'Europeo. Il giorno dopo, ci sarà una sintesi di dieci minuti in cui rivivere le emozioni della serata precedente.

Tra gli ospiti anche Stefano De Martino e Michela Giraud

La prima puntata prevede una serie di ospiti, tra questi Carolina Morace, Stefano De Martino, Michela Giraud e due collegamenti extra a sorpresa, dei talent molto importanti. Francesco Ebbasta, Paola Mariconda, Alfredo Felco tra gli autori, stanno costruendo una scaletta organizzata e basata anche sull'improvvisazione. Commenti e gag mantenendo la partita al centro di tutto. Elena Capparelli, direttrice RaiPlay: "Il nostro rapporto con The Jackal nasce già con la pandemia grazie a "Tanto non uscivo lo stesso". È stato un modo di raccontare come si viveva quel momento. Questo prodotto nasce con lo stesso desiderio, di guardare al pubblico che guarda gli Europei come noi ma con uno scatto di lato, con la voglia di guardare la partita e stare insieme". La Capparelli sottolinea come RaiPlay stia crescendo con una crescita di cinque milioni di utenti registrati (totale complessivo di 19). C'è stato un aumento anche di applicazioni scaricate direttamente sulle smart tv e RaiPlay è riuscita a entrare nell'immaginario collettivo diventando un bene più diffuso: "L'utenza più giovane è aumentata a oltre il 46% di pubblico con meno di 44 anni: è un pubblico che conosce molto bene i The Jackal". 

Una produzione del Centro di Produzione Napoli

La prima produzione RaiPlay a Napoli. Antonio Parlati, direttore del Centro di Produzione di Napoli, è felice di inaugurare un nuovo percorso con The Jackal: "Loro sono già ospiti del Centro, hanno fatto diverse produzioni ma sempre due per volta mai tutti e sei contemporaneamente". Dopo aver sottolineato l'importanza del Centro Produzione di Napoli per tutta l'infrastruttura Rai, il direttore scherza: "Spero tutto vada bene, anche perché i Jackal lavorano a cinquanta metri da casa mia, me li ritrovo sempre davanti". 

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