Arturito de La casa di carta contro Squid Game: “È una serie fascista”
Sarà per le tute rosse, sarà per il successo mondiale che ha travolto entrambe le serie tv o per quell'idea rivoluzionaria che sta alla base delle storie che raccontano, ma associare La Casa di Carta al fenomeno Squid Game è stato quasi inevitabile. Mentre il 2021 è l'anno della serie rivelazione coreana, che ha fatto il giro del mondo schizzando in vetta alle classifiche delle serie Netflix più viste di sempre, La casa di carta sta per tornare con il suo capitolo conclusivo (la seconda parte della quinta stagione), che promette gli ultimi colpi di scena prima di chiudere definitivamente il suo sipario.
Cosa pensano i protagonisti de La casa di carta di Squid Game
In occasione dell'uscita degli ultimi episodi della serie, gli attori protagonisti de La casa di carta stano girando le capitali europee per partecipare a diversi eventi di promozione. A Roma sono approdati Pedro Alonso (Berlino), Belén Cuesta (Manila) ed Enrique Erce (Arturo) e, ospiti del programma condotto da Il Trio Medusa su Radio Deejay hanno detto la loro sulla serie evento coreana che sta spopolando su Netflix. La domanda era inevitabile, ma occhio a non associare la loro serie a Squid Game: "Sono convinto che Squid Game e La Casa di Carta siano l’uno l’opposto dell’altra", ha chiarito l'attore spagnolo che interpreta Arturo nella serie. "La nostra racconta la lotta contro il sistema, l'altra è una battaglia per la sopravvivenza, per il denaro e il potere, parla di persone pronte a perdere la vita per un premio", spiega Enrique Erce. "Se la nostra è una serie di sinistra, l'altra secondo me è totalmente fascista".
Quando esce la 2 parte de La Casa di Carta 5
La Casa di Carta arriverà presto alla chiusura del cerchio. Mentre i primi 5 episodi dell’ultima stagione sono già stati resi disponibili su Netfix lo scorso 3 settembre, il 3 dicembre sulla piattaforma sbarcheranno gli ultimi 5. “Nel volume 2 ci concentriamo maggiormente sulla situazione emotiva dei personaggi", ha raccontato l’autore Alex Pina. “È un viaggio attraverso la loro mappa sentimentale che ci collega direttamente al punto da cui sono partiti”.