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Anna Foglietta: “Vedo Nilde Iotti in donne come Federica Angeli, Ilaria Cucchi e Greta Thunberg”

L’attrice, che vestirà i panni della prima donna presidente della camera in Italia, racconta a Vanity Fair la sua esperienza sul set, tracciando un profilo di Nilde Iotti e descrivendone il valore simbolico: “Credo sia importante far conoscere la vita di questa donna ai più giovani, se la Tv può riaccendere il trasporto per la politica ultimamente sofferente, ben venga”.
A cura di Andrea Parrella
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Andrà in onda giovedì 5 dicembre "Storia di Nilde", la docufiction in cui Anna Foglietta veste i panni di Nilde Iotti, prima donna a diventare presidente della camera e protagonista assoluta della storia politica italiana. L'attrice ha raccontato la sua esperienza in un'intervista rilasciata a Vanity Fair, soffermandosi su alcuni momenti topici della lavorazione del prodotto. "Quando ho dovuto girare la scena del discorso alla Camera ero così emozionata – racconta Foglietta – che il truccatore mi minacciava di non piangere".

In un'era nella quale prevalgono rabbia, sofferenza e frustrazione nei confronti della politica, Anna Foglietta sottolinea l'importanza di questo prodotto televisivo soprattutto in una chiave simbolica per le nuove generazioni: "Credo sia importante far conoscere la vita di questa donna ai più giovani perché, se un’operazione televisiva può riaccendere, anche un po’, il trasporto per la politica ultimamente sofferente, ben venga. Più che un progetto artistico lo considero un progetto esistenziale"

L'attrice non fatica a definire Nilde Iotti un personaggio degno della fama e del peso specifico da rockstar e, giocando a cercare esempi di figure femminili dominanti nel presente, fa alcuni nomi: "Federica Angeli, Ilaria Cucchi e Greta Thunberg".

La trama della docufiction ‘Storia di Nilde'

"Storia di Nilde" verrà ripercorso il vissuto pubblico e privato della Iotti. Diretta da Emanuele Imbucci, il progetto mira a far conoscere alle nuove generazioni, una delle figure della politica italiana, che più si è battuta per i diritti e l'emancipazione delle donne. La narrazione ha inizio da un fatto realmente accaduto. Una ragazza scrisse una lettera all'Avanguardia, rimarcando come il fidanzato si imponesse su di lei e tentasse in tutti i modi di prendere le decisioni al posto suo. Nilde Iotti replicò alla missiva, invitando la donna a lottare per la sua autonomia e libertà.

Da lì, la docufiction ripercorre la vicenda politica e umana di Nilde Iotti, dall'adesione alla Resistenza, alla partecipazione all'Assemblea Costituente, dall'attività parlamentare alla storia d'amore con Palmiro Togliatti (Francesco Colella). Una relazione tormentata. Il Segretario del Partito Comunista, infatti, era sposato con Rita Montagnana. Iotti e Togliatti erano insieme quando l'uomo sventò l'attentato del 1948. I due decisero di vivere la loro relazione alla luce del sole e costituire una famiglia con l'adozione della piccola Marisa Malagoli, una bambina il cui fratello venne ucciso mentre manifestava nel 1950. Dopo la morte di Togliatti, avvenuta nel 1964, l'impegno politico di Nilde Iotti diventò ancora più intenso con battaglie per il divorzio, per la presenza delle donne nella magistratura, per la legge sull'aborto. La docufiction si conclude con il primo discorso tenuto come Presidente della Camera dei Deputati. Il suo vissuto verrà raccontato anche da personaggi illustri.

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