Andrea Bullano a Centovetrine: “So tutto sulla morte di Adriano Riva” (INTERVISTA)
Colpi di scena e new entry a Centovetrine dal 20 Agosto, subito dopo il rientro dalle ferie. Scongiurata, almeno per il momento, la chiusura della soap opera di Canale 5, in attesa di una risposta definitiva del Biscione, iniziano a rincorrersi le prime voci e le prime anticipazioni sui prossimi episodi. Continuerà la telenovela legata a Carol Grimani che cercherà di far luce sulla morte del suo compagno Adriano Riva, morto in un incidente aereo o forse – e questo verrà fuori nelle prossime puntate – ucciso intenzionalmente da qualcuno perchè aveva scoperto fatti importanti che avrebbero potuto coinvolgere in qualche modo sia Ettore Ferri sia l'avvocato Kobe che ora sta tramando contro il tycoon di Centovetrine per rubargli la poltrona di Presidente, anche grazie alla collaborazione di Jacopo Castelli (qui Alex Belli e la paura della crisi), innamorato di Diana Cancellieri e rivale in amore di Ivan Bettini che ha già tentato di ucciderlo. Eppure l'arrivo di Maddalena Sterling non è affatto casuale, così come il nuovo ingresso a Settembre di Yuri, interpretato da Andrea Bullano che ha deciso di confessarsi sulle pagine di Fanpage.
L'attore interpreterà Yuri e sarà "il personaggio chiave sul quale ruoterà la vicenda della morte del dottor Riva", a confermarcelo è lo stesso Andrea Bullano che ha scelto Fanpage.it per parlare del suo nuovo personaggio e della sua esperienza meravigliosa a Centovetrine, in quel di Torino. Quando gli chiediamo se è stato lui ad uccidere Adriano Riva, quando cerchiamo di strappargli qualche anticipazione in più, risponde perentorio "Non posso espormi più di tanto per non rovinare le sorprese al nostro pubblico". Ma poi si sbottona: "Con l'ingresso di Yuri e Maddalena si darà vita ad una storia assai avvincente fatta di affari, ma anche amori e molte emozioni". E su Carol Grimani ribadisce: "E' una donna determinata che quasi mai si tira indietro dopo aver preso una decisione". Yuri dunque potrebbe intrecciare una storia d'amore con Maddalena Sterling o Carol Grimani (che nel frattempo ha tagliato i capelli cambiandone pure colore, ndr), ma sarà un uomo "riservato e dai valori ben saldi", ben lontano quindi dall'atteggiamento spavaldo di Jacopo Castelli.
Centovetrine ha rischiato di chiudere non tanto per gli ascolti quanto per i budget troppo alti per l'azienda di Cologno Monzese che non vive più i tempi d'oro di una volta, così come tutti gli altri network televisivi, Rai in testa. "E' una questione molto delicata perchè purtroppo questa non è fiction ma realtà di professionisti che con anima e cuore garantiscono uno stipendio e dignità per loro e per le proprie famiglie. Noi attori siamo abituati al precariato e molto spesso si sfruttano i momenti di disoccupazione per riscoprire stimoli ed esperienze per investire in progetti futuri. Alle maestranze Centovetrine garantisce una certa stabilità economica da molti anni" ha dichiarato Andrea Bullano che poi ha aggiunto "Qualunque sia il destino della soap, mi auguro che chi dovrà pronunciare l'ultima parola faccia giuste considerazioni e garantisca i diritti di tutti, facendo una scelta giusta". Ancora tanta incertezza, quindi per una soap che è fiore all'occhiello ed ultima ancora di salvezza, dopo le chiusure di "Vivere", "Agrodolce" e "Incantesimo".
Andrea Bullano ha recitato anche ad Incantesimo 9, Un posto al sole, Butta la luna 2 e La Squadra 8. E' molto autocritico e si lamenta di se stesso quando non riesce a "ricreare la giusta atmosfera che avrebbe voluto nelle scene". Non accetta giustificazioni dagli attori che sul set devono dare sempre il massimo, nonostante le "assurde condizioni di lavoro" a cui talvolta sono sottoposti. "Abbiamo avuto momenti migliori. Cinema, teatro ed ora anche la tv soffrono o peggio rantolano" è il suo commento sulla condizione in cui versa oggi il mondo dello spettacolo. "Recitare ed essere attori è uno stato d'animo perchè non si smette mai, è una sorta di schizofrenia. Siamo dei malati pagati per curarci" dichiara Bullano che poi parla inevitabilmente del nonno. Da lui ha ereditato l'amore per la recitazione: "Mio nonno è stato uno dei miei attori preferiti ed è ancora vivo nei miei ricordi".
La sua non è stata una vita facile, si è trasferito a Roma da solo per studiare recitazione iniziando a fare mille lavori: dal cameriere in un ristorante al portiere in un residence di lusso dove ha avuto la fortuna di conoscere Dino Risi. Un esempio di meritocrazia, di attore senza "santi in paradiso" che si è fatto da solo affrontando la dura realtà senza vivere in una sfera di cristallo: "A chi non ha vita facile e sente di poter fare l'attore consiglio di vivere intensamente tutti i piccoli e grandi disagi e difficoltà della vita, facendo grandi esperienze sulla propria pelle, abbinando giuste letture. La vita è la miglior scuola di recitazione, più è dura meglio è".