Alessio Vinci sbotta: “Mi sono fidato troppo delle persone sbagliate”
Alessio Vinci ci aveva messo anima e corpo per rilanciare la domenica pomeriggio di Canale 5, le aveva provate tutte. Dagli argomenti più seri alla parte più "leggera" con interviste a volti noti dello spettacolo. Aveva cercato anche lo scoop, basti pensare a Nicole Minetti, ma i risultati erano stati comunque deludenti: dati alla mano, Canale 5 non poteva più permettersi di fare quei numeri. Ma è pur vero che proporre una domenica "alternativa", un po' più seria, un po' più giornalistica era ovvio che comportasse i suoi rischi, assolutamente prevedibili. La rete doveva osare di più, o forse doveva aspettare ancora qualche settimana prima di chiudere la baracca. Mediaset invece – in un momento non certo roseo per l'editoria italiana – ha preferito puntare sull'usato sicuro: su Barbara D'Urso che mai avrebbe rifiutato una simile proposta. E' stata la stessa bislacca di Cologno Monzese ad annunciare il suo arrivo a Domenica Live oggi a Pomeriggio Cinque:
Con molta umiltà torno al timone di Domenica Live. Ho pochissimi giorni per preparare la trasmissione. Quando l’azienda chiama, io ci sono.
Alessio Vinci aveva rilasciato un'intervista al Corriere.it dove proprio qualche settimana fa aveva già capito tutto, che qualcosa non funzionasse, che forse l'Italia non era pronta al suo stile anglosassone di fare giornalismo. Lui che con Matrix non ha di certo brillato negli ascolti e che adesso si è preso una seconda batosta, il flop imbarazzante di Domenica Live:
L'errore è stato quello di credere di poter portare dall'estero un tipo di giornalismo anglosassone ed invece mi rendo conto che il bizantinismo italiano regna in questo paese molto più della chiarezza e io faccio ancora fatica a capire alcuni dettagli ed alcuni giochi di squadra.
Vinci ha saluto arrabbiato i suoi telespettatori nell'ultima puntata di Domenica Live; ma non è che l'ex giornalista della CNN non ha ancora capito che lavorare in una tv commerciale ha i suoi pro ma anche i suoi difetti? Se da un lato i cachet sono senza dubbio allettanti, dall'altro è ovvio che l'attenzione ai dati auditel sia maggiore che nella tv pubblica (ma non è sempre così: molti programmi Rai sono stati cestinati per via degli ascolti deludenti). Poi Alessio Vinci al Corriere osa ancora di più:
L'errore è stato forse quello di essermi fidato troppo delle persone sbagliate, di aver accettato la parola data per parola buona […] Non mi pento mai di niente, chi si pente non ha il coraggio di mettersi in gioco. Ho 44 anni, mi è stato offerto prima Matrix, poi il programma della domenica in diretta di Canale 5, sono delle sfide che qualsiasi giornalista vorrebbe avere.
Lucio Presta parla di trappola ai danni di Vinci:
Ma Vinci che colpa ha ? La solita trappola gli hanno tirato. Povero.
— ellepi_one (@PrestaLucio) Ottobre 28, 2012