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Alessandro Giuli è positivo al Coronavirus: “Ho ricevuto l’allarme dall’app Immuni”

Il conduttore televisivo di Seconda Linea su Rai 2 ha annunciato tramite Twitter di essere risultato positivo al Coronavirus. Ha fatto sapere di aver ricevuto l’allarme dall’app Immuni. Così si è subito sottoposto al tampone che ha dato esito positivo. Le sue condizioni di salute sono buone. Intanto la sua famiglia aspetta l’esito del tampone: “Mia moglie e i miei figli piccoli sono in attesa di referto”.
A cura di Giulia Turco
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Alessandro Giuli è positivo al Coronavirus. Il conduttore di Seconda Linea, talk show di Rai 2 ha annunciato tramite Twitter di avere ricevuto l'esito del suo tampone. In un primo tweet spiega di avere ricevuto l'avviso dall'app Immuni, di essere venuto a contatto con una persona positiva: "Allarmato dalla app Immuni, dopo immediato tampone, ho appreso sabato sera di essere stato contagiato dal Sars-Cov-2". E aggiunge: "Ho seguito le indicazioni del protocollo sanitario nazionale e della task force Rai, procedendo al tracciamento e alla comunicazione dei miei contatti recenti". 

I familiari di Alessandro Giuli stanno bene

In un secondo tweet, il conduttore televisivo fa sapere che sia lui che la sua famiglia stanno bene. La moglie e i due figli sono stati sottoposti al tampone e sono in attesa di ricevere il referto, ma nessuno di loro presenta sintomi gravi. "Le mie condizioni, come quelle di mia moglie e dei miei figli piccoli (in attesa di referto) al momento non sono preoccupanti". Alessandro Giuli è sposato con Valeria Falcioni, giornalista televisiva di Sky Tg24 e insieme ai loro figli vivono a Roma.

Rai 2 sospende Seconda Linea con Alessandro Giuli

Seconda Linea chiude i battenti con largo anticipo rispetto a quanto si era preventivato. Dopo solo due puntate infatti, Rai 2 ha deciso di sospendere il programma di approfondimento politico e di attualità condotto da Alessandro Giuli e Francesca Fagnani. Lo ha confermato negli scorsi giorni il direttore di rete Ludovico Di Meo, spiegando che la decisione è arrivata a prescindere dagli ascolti decisamente bassi delle prime puntate: "La scelta non dipende dagli ascolti, perché sperimentare resta un diritto, ma dal fatto che il programma non ha corrisposto completamente all'impianto editoriale immaginato all'inizio".

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