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Addio a Paolo Armando, il saluto di Mastercehf Italia: “Ciao Tigre”

Con un messaggio semplice, ma pieno di cordoglio, la redazione di Masterchef Italia rivolge un ultimo saluto a Paolo Armando l’aspirante chef della quarta edizione del cooking show morto nella giornata di ieri, giovedì 17 giugno, a soli 49 anni. Sulle pagine social ufficiali del programma si legge il pensiero per la “Tigre” così come era stato soprannominato dai giudici Cracco, Barbieri e Bastianich.
A cura di Ilaria Costabile
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È morto all'età di 49 anni, uno dei concorrenti di Masterchef Italia, si tratta di Paolo Armando, che aveva partecipato ad una delle prime edizioni del programma. La notizia, giunta nelle scorse ore, ha particolarmente scosso i fan del cooking show che hanno immediatamente rivolto un pensiero alla famiglia dell'aspirante chef. A questi si aggiunge anche il ricordo e l'ultimo saluto della trasmissione scritto sulle pagine social dell'account ufficiale di Masterchef Italia.

Il saluto di Masterchef

"Con grande dolore salutiamo Paolo Armando, aspirante chef della quarta edizione di MasterChef Italia. Il nostro pensiero va alla sua famiglia e ai suoi cari. Ciao Tigre" questo il messaggio che si legge sui social e con cui la redazione del noto cooking show di Sky rivolge un pensiero ad uno dei concorrenti che, a suo modo, aveva caratterizzato la storia della trasmissione. Lo avevano chiamato "Tigre" in contrasto con quel suo essere timido e riservato, un uomo e un concorrente esemplare, con cui anche gli chef si divertivano a scherzare e rendersi protagonisti di sketch esilaranti che, infatti, rimarranno nella memoria dei fan più affezionati.

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La morte di Paolo Armando

Stando a quanto riportato da La Stampa, la morte di Paolo Armando è sopraggiunta in maniera improvvisa. Nella giornata di giovedì 17 giugno, infatti, il 49enne è stato trovato senza vita nel suo appartamento di Madonna dell'Olmo, paesino nelle vicinanze di Cuneo. Con la sua dipartita lascia la moglie, Paola, e tre figli di cui il più piccolo di soli otto anni. Molti piangono la sua scomparsa, in quanto Paolo si è sempre distinto per la sua gentilezza e disponibilità, oltre che per il suo modo cortese di prodigarsi per gli altri, come dimostra la sua attività per il sociale e il suo "impiego" da catechista nella parrocchia della sua cittadina.

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