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Festival di Sanremo 2021

Achille Lauro e la lettera del mondo all’umanità “trafitta”, perché il cantante piange lacrime di sangue

Durante la prima puntata del Festival di Sanremo 2021 Achille Lauro ha fatto un monologo, presentando “Solo noi”, il suo primo quadro di questa 71esima edizione. Seguita dal suo singolo, è stata anticipata da una Lettera del mondo all’umanità che ha racchiuso tutto il dolore dell’uomo che fatica a sopravvivere in un mondo senza amore, arrivando a piangere sangue, e lotta contro ogni forma di definizione: “Esistere è essere, essere è diritto di ogni uomo. Dio benedica chi è”.
A cura di Eleonora D'Amore
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Durante la prima puntata del Festival di Sanremo 2021 il cantante Achille Lauro ha presentato un toccante monologo nel blocco "Solo noi", il suo primo quadro di questa 71esima edizione. Seguito dal suo singolo di successo, è stato anticipato da una Lettera del mondo all'umanità che ha racchiuso tutto il dolore dell'uomo che fatica a sopravvivere in un mondo senza amore, senza empatia, senza alcun desiderio di inclusione. Un uomo che è "sessualmente tutto, genericamente niente", che rigetta le definizioni e grida la sua voglia di essere, un diritto inalienabile dell'uomo.

La lettera dell'uomo all'umanità, testo integrale

Distante, Scostante, aliena, trafitta, io so come ti senti. Sono qui ferito dai tuoi errori, trafitto nei tuoi preconcetti, aiutami, perché ne ho bisogno, come si ha bisogno dell'amore di una madre, il puro bisogno di essere amati. Non dimenticare chi eri. Corpi nudi che si stringono, desideri, quando l'assenza di un padre ha la passione di Cristo, ha la febbre dell'oro. Quando davanti a un insensibile, arido, asciutto, impassibile, Tu sopravvivevi perché ti bastava un abbraccio. Promettimi che non ti dimenticherai perché tu sei questo ed Io sarò lì per guardarti abbracciare di nuovo, per guardarti amare ancora. Lettera del mondo all'umanità.

Sono il glam rock, sono un volto coperto dal trucco, la lacrima che lo rovina, il velo di mistero sulla vita, sono la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico. Sessualmente tutto, genericamente niente, esagerazione, teatralità, disinibizione, lusso e decadenza,  peccato e peccatore, grazia e benedizione, Sono gli artisti che si spogliano e lasciano che chiunque possa spiare nella loro camera da letto, in tutte le stanze della psiche. Esistere è essere, essere è diritto di ogni uomo. Dio benedica chi è.

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Le lacrime di sangue della Madonna

La Madonnina di Civitavecchia è una statua del rispettivo comune che dal 2 febbraio al 15 marzo 1995 avrebbe per quattordici volte stillato lacrime di sangue. Dopo vari esami si apprese che la Madonnina aveva lacrimato liquido corrispondente a sangue umano di tipo maschile. Ma rispetto a questa "prima lacrimazione", una perizia tecnica istituita poi dal sostituto procuratore Antonio La Rosa dimostrò che, "tenendo conto dei parametri di viscosità e fluidodinamica del sangue, della porosità e delle irregolarità superficiali della statua di gesso, le tracce ematiche non presentavano reali caratteristiche di scivolamento/gocciolamento, come avverrebbe in caso di lacrimazione, ma, bensì, i segni di un probabile artefatto, ovvero le tracce ematiche sarebbero state depositate sulla superficie della statuina per mezzo di una siringa o di un contagocce". Monsignor Grillo avvalorò la tesi del miracolo e spiegò che il significato delle lacrime insanguinate della Madonna a Civitavecchia era invece riconducibile a un invito alla conversione e alla penitenza, nonché a un richiamo per "i gravi disordini morali esistenti nel mondo, per la persistente visione ateistica imperante anche dopo la caduta del comunismo, ed infine per gli sbandamenti esistenti tuttora in seno alla Chiesa".

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