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Festival di Sanremo 2021

Achille Lauro bacia Boss Doms a Sanremo 2021, l’Italia vestita da sposa celebra le unioni civili

Boss Doms irrompe sul palco di Sanremo 2021 durante il quarto quadro portato in scena da Achille Lauro. Il chitarrista aveva già conquistato il palco dell’Ariston lo scorso anno quando, con Achille in gara con “Me ne frego”, lo aveva accompagnato musicalmente e poi baciato per lanciare al pubblico un messaggio di libertà. Lo stesso sul quale Achille torna questa sera con le unioni civili, a sostegno “della scorrettezza, della purezza dell’anticonformismo del politicamente inadeguato”.
A cura di Stefania Rocco
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Vestito di bianco, con una bandiera dell’Italia tra le mani, Achille Lauro è sceso dalle scale dell’Ariston celebrando le unioni civili cui ha dedicato il quadro previsto per la quarta serata di Sanremo 2021. Performer di questa edizione del Festival, Achille si è esibito in un medley di due tra le sue canzoni più famose, “Me ne frego” e “Rolls Royce”, entrambe portate in gara a Sanremo. Ma a catturare l’attenzione degli spettatori del Festival è stato lo show di questa sera, che ha visto tornare sul palco il suo chitarrista Boss Doms.

L’inno italiano e la marcia nuziale

Sono stati quattro gli elementi chiave del quadro portato in scena da Achille Lauro. L’artista, protagonista assoluto della scena, che è sceso dalle scale dell’Ariston al braccio del suo chitarrista sulle note di una marcia nuziale. Entrambi vestiti di bianco, con il chitarrista che ha indossato il velo tipico degli abiti da sposa, e l'inno italiano che ha fatto da colonna sonora alla loro discesa verso il centro del palco: un riferimento chiarissimo alle unioni civili, altro principio cardine di una società civile che avanza nel principio dell'inclusione.

Achille Lauro nella quarta serata di Sanremo con Boss Doms
Achille Lauro nella quarta serata di Sanremo con Boss Doms

Il monologo integrale di Dio benedica chi se ne frega

L'esibizione di Achille Lauro durante la quarta serata di Sanremo 2021 è stata anticipata da un monologo con il quale il performer ha fatto riferimento a due delle figure celebrate lo scorso anno, San Francesco e Elisabetta Tudor:

Sono il Punk Rock. Icona della scorrettezza.
Purezza dell'anticonformismo. Politicamente inadeguato.
Cultura giovanile. San Francesco che si spoglia dai beni, Elisabetta Tudor che muore per il popolo.
Giovanna D'Arco che va al rogo. Prometeo che ruba il fuoco agli dèi.
Sono un bambino con la cresta, Un uomo con le calze a rete,

Una donna che si lava dal perbenismo e si sporca di libertà.
Sono l'estetica del rifiuto, Il rifiuto dell'appartenenza ad ogni ideologia.
Sono Morgana che tua madre disapprova.
Contro l'omologazione del "si è sempre fatto così". Sono Marilù.
Dio benedica chi se ne frega
.

Achille Lauro aveva baciato Boss Doms a Sanremo 2020

Achille Lauro aveva già baciato il suo chitarrista Boss Doms sul palco di Sanremo nel 2020. Era accaduto quando, in gara al Festival con la canzone “Me ne frego”, il performer aveva provato a lanciare un esplosivo segnale di libertà, messaggio le cui fila Achille ha ripreso quest’anno per costruire la sua nuova esperienza al Festival. “Il nostro bacio è stato un messaggio di libertà. Anche due persone che non sono omosessuali possono farlo. Le persone devono essere libere di amare chi vogliono. L’amore se è puro e se è sincero va oltre ogni cosa. Il messaggio era questo, oltre al fatto che era super punk e super outsider”, aveva dichiarato all’epoca spiegando la necessità di quel bacio sul palco.

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