A casa tutti bene di Gabriele Muccino diventa una serie tv, su Sky in autunno 2021
Novità interessanti per i palinsesti Sky della stagione 2020-2021. Per la prima volta Gabriele Muccino si misura con il mondo delle serie televisive e per Sky firma la trasposizione televisiva di A casa tutti bene, il film campione di incassi nel 2018, con un cast che ha visto protagonisti della pellicola i nomi più noti del cinema italiano, si appresta ad essere diviso in otto episodi. Il regista romano sarà regista delle prime due puntate, mentre ricoprirà il ruolo di supervisore artistico dell'intero progetto. Attualmente la serie, prodotta dalla Lotus Production insieme a Sky Original, è in fase di scrittura e le riprese sono previste per la primavera del 2021.
La trama della serie tv
Il film campione d'incassi del 2018 vedrà il suo primo reboot, diretto dal regista della pellicola, che nella scrittura di ogni episodio è stato affiancato anche Barbara Petronio, Andrea Nobile, Gabriele Galli e Camilla Buizza. La trama della serie riprende la struttura del film originale di Muccino, dove la centralità della famiglia è predominante. Il nucleo familiare diventa il luogo in cui rifugiarsi, ma da cui allo stesso tempo scappare quando è possibile, soprattutto se ogni componente tende ad avere un'influenza significativa sulla vita degli altri. Qualcosa che proviene dal passato sconvolge, all'improvviso, la vita dei Ristuccia, proprietari del ristorante La Villetta, uno dei locali più conosciuti della Capitale, che da generazione in generazione gestiscono da quarant’anni. La vicenda che si sviluppa in questi otto episodi è ambientata nel cuore del rione Trastevere. Carlo, la sua nuova compagna Ginevra e la sorella Sara sono lì, tutti i giorni, ad aiutare i genitori Pietro e Alba per gestire l’attività. L'unico a che manca all'appello è Paolo, il fratello artista, di cui nessuno ha più notizie. All'improvviso, però, un evento inaspettato sconvolge gli equilibri familiari: scendono in campo i Mariani, un altro ramo della famiglia, che reclamano un posto all’interno dell’attività. Questa rivendicazione nasce dalla consapevolezza di avere tra le mani un segreto, terribile, della famiglia Ristuccia che se dovesse spuntare fuori avrebbe delle terribili ripercussioni sulla vita dei componenti.
Le dichiarazioni di Gabriele Muccino
Un progetto significativo per Gabrile Muccino, che si cimenta nella realizzazione di una serie televisiva, pur muovendosi su un terreno già maneggiato e vissuto come quello di un film che è stato acclamato tanto dal pubblico, quanto dalla critica. A questo proposito il regista ha dichiarato ha dichiarato: “È sempre emozionante riprendere per mano personaggi che pensavi avresti lasciato andare. Non mi ero mai cimentato in un progetto seriale, e sono felice che questa mia prima volta così importante e significativa avvenga a fianco di Sky, con cui avrò la possibilità di riesplorare il film, di portare in TV il mondo di quei personaggi, a cui non ero pronto a dire addio. Per me i Ristuccia sono esemplari nel raccontare tutte le famiglie del mondo: non credo esista luogo più sicuro e al contempo pericoloso della famiglia, perché in essa e per essa spesso si compie il male, convinti di agire a fin di bene.”
L'accoglienza in Sky
Nicola Maccanico, Executive Vice President Programming Sky Italia, invece, non poteva che accogliere con trasporto l'arrivo di un progetto così ambizioso e interessante, che vede uno dei registi italiani più noti cimentarsi in una produzione per la piattaforma. Ragion per cui non ha esitato a dichiarare: “Non può che esserci dell’orgoglio nell’annunciare la prima serie TV di Gabriele Muccino, un autore che coi suoi ilm di straordinario successo ha raccontato le emozioni in un unico, grande romanzo italiano. Siamo felici di dargli il benvenuto e di farlo con il reboot di uno dei suoi film più amati, confermando così il nostro impegno nel fare di Sky la casa dei grandi autori, per dare al nostro pubblico storie in cui possa identificarsi e da cui possa sentirsi coinvolto. E quando si tratta di storie familiari, di scandagliare il misterioso mondo delle relazioni, per dirla con un suo film, come Gabriele nessuno mai .”