A Barbara D’Urso mancavano solo le “porno-domeniche”
L'offerta televisiva della domenica pomeriggio sembra non incrociare più i favori del pubblico. Siccome Quelli che il calcio senza la Ventura è quasi scomparso dall'olimpo delle trasmissioni domenicali, non rimane che fare zapping tra Domenica In e Domenica Live. Qualora alla domenica della rete ammiraglia si voglia imputare una certa tendenza a rimanere arenata in un clima tradizionalista e conservatore, complici gli onnipresenti ospiti d'annata quali Pupo e Iva Zanicchi, alla domenica di Canale 5 verrebbe da imputare tutt'altro. Abbandonata qualsiasi forma di bigottismo, è indubbio che negli ultimi tempi Barbara D'Urso stia tentando di "vincere facile" promuovendo temi particolarmente piccanti e personaggi hot al limite del bollino rosso.
E allora via allo speciale sul calendario di Raffaella Fico con le foto riproposte ad un ritmo incessante; via all'inchiesta sulle baby squillo con interviste a minorenni volte alla prostituzione per pura venalità; via alla narrazione di una rete sempre più hot e costellata di showgirl bollenti (Naike Rivelli docet), con tanto di classifica fotografica di quelle più spinte e disinibite; via al meglio del peggio di Lucignolo 2.0 (soprattutto dei casi mandati in onda dopo le 23.00), ai poliamori e ai vari modi di vivere il sesso, dagli scambi di coppie alle tendenze dominatrici. Una carrellata di tematiche che, prese singolarmente, potrebbero risultare anche interessanti, ma che mandate in onda in una scaletta di nemmeno cinque ore, tra l'altro in una fascia non protetta, pare abbiano spento l'entusiasmo anche dei più affezionati.
Gli ascolti delle ultime domeniche parlano chiaro: un picco massimo di 2.700.000 nella fascia pomeridiana maggiormente incentrata sul gossip ed un picco minimo di 1.700.00 della prima puntata di gennaio. Dati in affanno, soprattutto se paragonati a quelli della Domenica (In) di Mara Venier che di solito, in passato, risultava facile tenere a debita distanza. Come se non bastasse, è insorto anche il Moige (movimento italiano genitori) nella persona della Vice-presidente Elisabetta Scala, che si è appellata al buon senso dei telespettatori nel richiedere un ridimensionamento etico e morale di Domenica Live:
Tutto è iniziato alle 14:15 con il servizio sul fonico dei Modà indagato per molestie sessuali ai danni di minori, cui è seguita una Barbara D’Urso dichiaratasi “impressionata” dalle cose apprese sul tema del sesso nel preparare la puntata. Si sono quindi susseguiti servizi su: le molestie dei caporali nei confronti delle soldatesse nella caserma di Ascoli, con dichiarazioni “bippate” ma contenuti molto espliciti, il professore di Saluzzo che aveva rapporti sessuali con le studentesse, la clinica per i “malati d’amore”, la testimonianza dell’uomo sesso-dipendente fin dalla tenera età (che ha dichiarato di aver avuto la sua prima volta a 8 anni), la storia del sesso in cambio di lavoro ripresa da “Striscia la Notizia”. Alle 14:48 riflettori puntati sull’ospite di punta in studio su cui si è concentrato il dibattito: una donna che si dichiarava poliamorosa, con tanto di figlio di 10 anni che la guardava dalla regia. E ancora, servizi su: un bordello in Austria frequentato da italiani, un centro massaggi cinese che nasconde un giro di prostituzione, il “No pants day”, flash mob celebrato qualche giorno fa nel Regno Unito con protagonisti in mutande, gli “uomini posacenere”, con la testimonianza, ripresa dal programma “Lucignolo”, di una “donna dominatrice”, infine il sesso consumato nei parcheggi con relativi scambi di coppie. Inquadrato in questo degradante contesto, il collegamento da Rieti con la storia della suora che ha avuto un bambino.
Diciamo basta a queste porno-domeniche di violazioni della fascia protetta. Ci appelliamo alla responsabilità sociale delle aziende perchè non continuino a inserire spot in questo programma trash che viola la sensibilità e la dignità dei nostri figli.
Siamo alle solite e viene da chiedersi come mai questa linea venga ancora perpetrata con così tanta convinzione se già in passato si è rivelata essere un modello perdente. In fondo non è ciò che è stato sempre "condannato" alle domeniche di Maurizio Costanzo, quando i tg sexy di Elisabetta Gregoraci e Sara Varone o la cavalcata del toro meccanico imposta ad improvvisate amazzoni in minigonna, divennero momenti propizi per fare zapping e preferire addirittura i "convenienti" prezzi di televendite sospette? È mai possibile che non si riesca ad invertire questa tendenza e ad offrire una domenica qualitativamente superiore, che non si accontenti solo di intrattenere e che si proponga di andare oltre il mero stupore? Il pubblico, probabilmente, ne sarebbe grato, soprattutto per il cambio di registro delle mimiche facciali.