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La Volpe saluta I Fatti Vostri: “Violentata verbalmente da Magalli, futuro lavorativo incerto”

La conduttrice parla della sua attuale situazione lavorativa dopo l’addio al programma, in seguito ai diverbi col colnduttore: “mi ha fatto male che Magalli abbia detto di me “l’importante è che migri” mostrando di non avere alcuna considerazione del mio futuro”.
A cura di Andrea Parrella
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Adriana Volpe lascia I Fatti Vostri, questo è un fatto. Dal prossimo anno, alla guida del programma ci sarà Giancarlo Magalli, dopo le liti dell'ultimo anno che sono state solo la punta dell'iceberg di quanto accaduto in queste ultime stagioni, Magalli ha litigato con lei e con l'altro sodale Marcello, ma Adriana Volpe nelle ultime ore ha commentato quanto accaduto attaccando pesantemente quello che è stato il suo compagno di viaggio per tantissimi anni. Le sue affermazione, riportate da Il Tempo, sono precise e chiare:

Posso affermare  che dopo oltre 20 anni di credibilità e di lavoro sempre svolto in maniera rigorosa e professionale, mi auguro che l'azienda possa riconoscere i meriti dei suoi collaboratori tra i quali ci sono anch'io. Il mio primo contratto risale al 1992

Poi si rivolge in modo diretto a Giancarlo Magalli: "Mi sono sentita verbalmente violentata da un collega che mi ha messo nella condizione di dover un giorno giustificare, con mia figlia, come e perché ho svolto il mio lavoro in Rai. Un lavoro che, basato solo sulla meritocrazia, deve farla sentire orgogliosa della madre in quanto mi sono sempre comportata con il massimo rispetto nei confronti di tutti, in particolare di me stessa e dei telespettatori". Il rimpianto di Adriana Volpe è, soprattutto, quello di dover rinunciare ad una certezza lavorativa:

"Dopo 20 anni ho dovuto salutare il pubblico con l'incertezza del mio futuro lavorativo. Ho accettato la notizia della mia mancata riconferma a "I fatti vostri" confidando che mi possa venire offerto un ruolo di pari dignità professionale ed economico all'interno dell’azienda. Attualmente sono in attesa di un confronto. Ancor più mi ha fatto male che Magalli abbia detto di me "l'importante è che migri" mostrando di non avere alcuna considerazione del mio futuro. E mi dispiace che non esista una maniera per mettere un freno linguistico ad un conduttore che usa le parole come armi distruttive".

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