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Willy il Coyote e Beep Beep festeggiano 70 anni, ma ancora non hanno smesso di rincorrersi

“Willy il Coyote e Beep Beep” compiono settant’anni. I personaggi nati dalla matita di Chuck Jones sono ormai radicati nell’immaginario di più generazioni. La corsa infinita di Willy il Coyote, per raggiungere il velocissimo Beep Beep che, grazie al suo ingegno, sfugge ad ogni possibilità di essere catturato, rimarrà nella storia dei cartoni animati e ogni spettatore parteggia affinché, prima o poi, lo sfortunato coyote riesca finalmente ad acciuffare il furbissimo volatile.
A cura di Ilaria Costabile
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Sono stati due dei personaggi più noti dei cartoni animati, due icone di quel mondo a matita che sullo schermo si anima, tasselli irremovibili di un'infanzia che abbraccia almeno tre generazioni. Il duo in questione è quello sgangherato, ma assolutamente irresistibile, formato da Willy il Coyote e Beep Beep che, sebbene li portino egregiamente, festeggiano 70 anni dalla loro nascita.

La nascita di Willy il Coyote e Beep Beep

Ebbene sì, il coyote più sfortunato dei cartoon e la sua ossessione dotata di ali, il 16 settembre spengono settanta candeline, eppure, nonostante il tempo che passa, non hanno perso la voglia di rincorrersi. Un sodalizio nato dal tratto del disegnatore Chuck Jones a cui fu chiesto di creare due personaggi per la grande Warner Bros. Willy il Coyote e Beep Beep rappresentano una delle icone animante della grande casa di produzione cinematografica. Apparvero per la prima volta sullo schermo proprio settant'anni fa, in un corto intitolato Fast and Furry-ous, da qui in poi, ogni episodio che li vedrà protagonisti avrà sempre la stessa struttura narrativa: il coyote che, per antonomasia, dovrebbe essere il predatore più veloce del deserto, viene puntualmente superato da Beep Beep, uno strano volatile che riesce sempre a seminare il suo "feroce" nemico.

La trama dei cartoni animati

Saranno ben 45 i corti dedicati a questa trana coppia dei cartoni animati, oltre ad un lungometraggio. Una produzione non indifferente per dei personaggi che, in realtà, seguono sempre lo stesso schema: Willy avvista il pennuto che, resosi conto della sua presenza, più veloce della luce corre, sfuggendo agli innumerevoli e anche piuttosto ingegnosi, inganni, con cui il coyote cerca di catturare la sua preda. Impensabili arnesi tecnologici vengono messi a sua disposizione, ma il loro utilizzo gli si ritorce immancabilmente contro, finendo per essere vittima dei suoi stessi marchingegni e, il più delle volte, procurandosi ferite e fratture d'ogni tipo. Non c'è nulla che possa scalfire la scaltrezza del velocissimo struzzo che, per tutta risposta, si prende gioco di quello che dovrebbe essere un astuto predatore e che, invece, si rivela essere il più ingenuo e iellato dei "cattivi" nel mondo dei famosissimi Looney Tunes.

Beep Beep non è uno struzzo

"Beep Beep", il nome con cui siamo soliti chiamare l'azzurro volatile, rievoca l'unico verso che emette in tutte le strisce animate ogniqualvolta riesce a superare il suo cacciatore che, invece, è solito esprimersi utilizzando dei cartelli che sfoggia a seconda dell'occasione. Questa non è l'unica curiosità sul personaggio della Warner, anzi, bisognerà fare una rettifica. Il disegnatore Chuck Jones, quando decise di dargli forma, non era propriamente ad uno struzzo che pensava, bensì ad un esemplare che vive nei deserti americani, che prende proprio il nome di RoadRunner, ad indicare questa sua predisposizione alla velocità.

Siamo tutti dalla parte di Willy il Coyote

Insomma, passano gli anni, eppure nessuno di noi potrà smettere di provare quella compassione mista ad una divertita rassegnazione, nel vedere le irrimediabili sconfitte di Willy il Coyote nel catturare Beep Beep, sebbene dovremmo gioire della furbizia dello struzzo che, riesce sempre a sopravvivere, nonostante ci sia chi quotidianamente attenti alla sua vita. Invece, lo sconforto che compare sul muso di Willy, atterrito dall'ennesima sconfitta non può che provocare una contagiosa ilarità, oltre che quel briciolo di tenerezza, immaginandolo destinato per l'eternità a rincorrere Beep Beep. Chissà che prima o poi non riesca finalmente ad acciuffarlo.

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