Dopo aver completato la visione del settimo episodio, quando mancano ormai due episodi alla fine, possiamo dirlo con una certa franchezza: WandaVision è una serie tv che alza l'asticella. È un delizioso omaggio alla storia della serialità americana ma è anche una vera e propria lezione di comunicazione. È un thriller ambizioso, scritto con grande cura e attenzione. È una commedia spensierata. È un titolo che fa felici i fan più istruiti e colti, ma che unisce anche quelli meno appassionati. È un passo imponente e decisivo per la Marvel nel mondo della serialità. Probabilmente, non c'era miglior titolo di questo per partire con la Fase 4 del Marvel Cinematic Universe.
La sceneggiatrice Jac Schaeffer (Captain Marvel, Black Widow) si è presa il rischio di portare il linguaggio Marvel ad un livello successivo e unico per tutte le opere che verranno all'interno dell'universo. C'era grande curiosità su WandaVision, tutto quello che potevamo immaginare è stato superato da una realtà che credevamo impossibile. Pescando dal meglio dei fumetti, come una sorta di crossover che prende liberamente su tutta la produzione Marvel, la valorizzazione è stata totale. La messa in scena, che episodio dopo episodio cita un decennio diverso di televisione (l'ultimo, il settimo, ha citato apertamente Modern Family), è semplicemente deliziosa.
Dopo aver giocato a disseminare indizi, tranelli e easter egg, gli ultimi due episodi, che saranno disponibili su Disney+ il 26 febbraio e il 5 marzo 2021, promettono agli spettatori altri colpi di scena e un livello di azione pari a qualsiasi altro film Marvel. Le carte sul tavolo, ormai, ci sono quasi tutte. WandaVision le ha sapute calare al momento giusto con intelligenza, energia, ritmo e grande consapevolezza. Quella di chi sa cosa significa fare spettacolo e comunicazione.