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Wanda Nara, Tiki Taka e il tormentone Mauro Icardi che non interessa più a nessuno

Maurito Icardi va alla Juventus o va al Napoli? C’è Wanda Nara in diretta a “Tiki Taka” per dare la risposta ma non interessa più a nessuno. Ascolti bassi per la prima puntata dell’avamposto più sano di cazzeggio e calcio che è ormai diventato un lontano ricordo delle sue prime stagioni, quando rappresentò una rottura per l’ambiente.
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Mauro Icardi va alla Juventus o va al Napoli? "Per me resta all'Inter" rivela Wanda Nara nell'attesa prima puntata della nuova stagione di "Tiki Taka". Attesa proprio per il ritorno in televisione nel programma che vede la manager dell'attaccante più conteso della Serie A nei panni della opinionista sportiva. Stando però agli ascolti tv, la prima puntata di "Tiki Taka" è una stecca clamorosa.

Gli ascolti tv di Tiki Taka

Sarà per la durata, davvero lunghissima, sarà per il formato in prima serata, ma Pierluigi Pardo non può sorridere per un esordio così timido: 683.000 spettatori netti per il 5.5% di share. La puntata è partita alle 21.21 ed è terminata all'1.05. Solito carosello a corredo: Christian Vieri e Antonio Cassano, opinionisti-ospiti del programma, poi i giornalisti tifosi Raffaele Auriemma, Massimo Zampini, la moviola di Graziano Cesari. Una squadra consolidata, per non dire obsoleta.

Una trasmissione che non fa più rumore

Una rondine non fa primavera, eppure è dagli speciali Mondiali che il salotto caciarone di Pardo fatica a convincere. Per adesso, la solfa è sempre quella: monotona e irritante, per quanto insistente. E la presenza di Wanda Nara, la più contestata per distacco, a questo giro non ha migliorato le cose. Forse la trasmissione non racconta più il suo tempo, come ha fatto nelle sue prime stagioni per merito (o colpa) di una informazione specializzata, quella sportiva, che bombarda 24 ore su 24 di notizie che si accavallano l'una all'altra, così che quando la manager dell'attaccante top viene in tv a dire che il suo assistito "non si muove da Milano", la ‘bomba' non fa più rumore perché già c'erano 10 portali che, qualche ora prima, stuzzicavano il lettore con dieci scenari diversi. Così si finisce per mettere in discussione tutto, anche le parole ufficiali della questione.  È il futuro, bellezza.

Per quanto abbia recitato per un paio di stagioni il ruolo di novità di rottura, rappresentando a tutt'oggi l'avamposto più sano di cazzeggio e calcio, il programma del giornalista sportivo romano è chiamato dunque a un definitivo salto di qualità che, a oggi, stenta ad arrivare. Wanda Nara, Bobo Vieri e Antonio Cassano non bastano più, le liti telecomandate tra Raffaele Auriemma e Massimo Zampini hanno saturato. Bisogna cambiare in corsa il prodotto, è un consiglio da appassionato.

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