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Vittorio Feltri in tv: “Il ruolo della donna è quello di rompere il meno possibile le balle”

Il sempre colorito direttore di Libero esprime senza mezze misure il suo parere in merito al ruolo della donna nella società moderna. Poi corregge leggermente il tiro: “È il ruolo fondamentale, poi il resto viene da se”.
A cura di Andrea Parrella
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Si sa che la natura di Vittorio Feltri porta il giornalista a tendere spesso verso posizioni, e modi di esprimerle,che poco hanno a che fare con il concetto di prossimità al politicamente corretto. Non a caso l'imitazione che del direttore di Libero fa Maurizio Crozza lo dipinge come un personaggio sopra le righe le cui argomentazioni non possono che concludersi, per effetto di una palese iperbole, con espressioni di turpiloquio. Fatta questa premessa, Feltri si è reso protagonista dell'ennesima presa di posizione sui generis quando è stato chiamato, durante il programma pre serale di Rai "Quelli che dopo il Tg", a una considerazione sull'argomento più dibattuto e discusso degli ultimi giorni, legato alle oramai celeberrime foto di Elisa Isoardi che stira le camicie di Matteo Salvini. Quando la conduttrice Mia Ceran gli chiede cosa pensi del ruolo della donna, ecco la risposta:

Io penso che il ruolo della donna nel cuore di ogni uomo, compreso il sottoscritto, sia quello di rompere il meno possibile le balle.

Quando Luca Bizzarri gli chiede se il ruolo della donna si limiti solo a questo, Feltri precisa: "È il ruolo fondamentale, poi il resto viene da se". La puntata di "Quelli che dopo il Tg", facilmente visualizzabile sul sito di Raiplay, è proseguita su questo filone, con Kessisoglu che chiede a Feltri se le camicie se le sia mai stirato da sé:

No, io ho avuto sempre avuto la possibilità di farmele stirare, mia moglie non ha voglia di stirarle e le fa stirare da una signora che viene a casa nostra e qualche volta devo dire che sono stirate bene.

Il giornalista si dice sorpreso dal clamore suscitato dalla notizia della Isoardi: "Non vedo cosa ci sia di strano in una donna che stira una camicia". Poi, interrogato sul tema, regala il racconto di una abituale giornata di spese con sua moglie: "Normalmente mia moglie le spese le fa il giovedì mentre io sono a Milano. Qualche volta però capita che possa mancare qualcosa, allora prima andiamo dal parrucchiere, dove lei si fa la permanente e sono io che l'aspetto fuori rompendomi le scatole per mezz'ora in attesa dei ricciolini. Quando poi lei torna magari andiamo al supermercato e nei dieci minuti di attesa io naturalmente sbuffo. Quando lei torna in macchina di solito è accompagnata da un bel giovanottone nero che spinge il carrello, al quale io do un euro o due, lo ringrazio e gli faccio tanti auguri di buona permanenza, perchè fin tanto che c'è lui non scocciano me". 

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