Vittoria Puccini sul passato: “Assurdo ripensare ancora a Elisa di Rivombrosa”
Vittoria Puccini è la protagonista di una lunga intervista al Corriere della Sera per presentare la nuova serie tv per la Rai dal titolo "La fuggitiva". L'attrice fiorentina ha spiegato di aver lavorato duramente a un progetto che l'ha vista anche rischiare più volte la sua incolumità con grande pericolo: "Per fuggire, ho perso l'equibrio scivolando sul brecciolino. Sono imprevisti del mestiere". Ma l'intervista, oltre a presentare la nuova fatica dell'artista, contiene uno sbuffo dell'attrice riguardo a Elisa di Rivombrosa: "Assurdo parlare ancora di quel personaggio".
Le parole di Vittoria Puccini
L'intervista, firmata da Emilia Constantini, lascia emergere una sorta di insoddisfazione da parte dell'attrice nel tirare fuori, venti anni dopo, il personaggio che le ha regalato notorietà, che alla domanda della collega – ‘Un altro ruolo per allontanarsi definitivamente da Elisa di Rivombrosa?' – risponde:
Sono passati vent'anni! È assurdo accennare ancora a quel personaggio. Sono orgogliosa di averlo fatto, ma mi pare pleonastico, oggi, affermare che mi impegno in altri ruoli per allontanarmene. Il lavoro di un attore è cimentarsi in nuove avventure. Quando mi propongono un nuovo personaggio, non penso a diversificarmi dal passato, devo identificarmi con esso. Ho agito così sin dagli esordi della mia carriera.
Il grande classico della fiction italiana
Elisa di Rivombrosa è uno dei grandi classici della fiction italiana. Tra il 2003 e il 2005, due stagioni di grande successo firmate da Cinzia TH Torrini e in onda su Canale 5. Sul tavolo, da anni, esistono bozze di sceneggiatura per possibili sequel e spin-of legati a quell'universo narrativo. "Elisa di Rivombrosa", come la madeleine di Proust, rievoca sapori del passato, ci legano a un'idea di televisione che in fondo non c'è più. Non c'è nulla da sorprendersi, se si tira in ballo anche a vent'anni di distanza quel piccolo grande successo della televisione. La prima a non doversi sorprendere dovrebbe essere proprio Vittoria Puccini.