Vigilanza Rai, stretta su Salini per la regolamentazione degli agenti: c’entra anche Amadeus
La risoluzione sugli agenti è una spada di Damocle che pende su mamma Rai da troppo tempo. Il conflitto di interessi che esiste tra chi ha la tutela dei professionisti in onda, dei quali fanno parte i conduttori, tutti gli attori e i personaggi famosi ospiti compresi i virologi, e le società di produzione esterne sarebbe una questione che in teoria è stata già risolta. Come? Con l'approvazione della risoluzione da parte dell'AgCom nell'agosto 2019 e con la successiva dichiarazione dell'amministratore delegato Fabrizio Salini dello scorso novembre, che annunciava l'entrata in vigore di una autoregolamentazione per il 1 gennaio 2020. Un percorso lunghissimo, durato più di un anno e mezzo, che però non trova alcuna traccia di applicazione pratica.
Stop al programma musicale di Amadeus: ecco perché
Ed è per questo che la Commissione di Vigilanza ha chiesto d'urgenza attraverso il presidente Alberto Barachini l'immediata attuazione dell'autoregolamentazione a Fabrizio Salini. Aspettando le posizioni ufficiali dell'ad, queste pressioni avrebbero già prodotto un effetto. A farne le spese sarebbe stato proprio Amadeus. Il conduttore del prossimo Festival di Sanremo 2021 figurava nelle proiezioni dei prossimi palinsesti come il conduttore di un nuovo programma musicale appaltato alla Arcobaleno Tre, la società del suo agente Lucio Presta. Lo show, come si è letto su TvBlog, è stato invece cancellato.
La Vigilanza ha chiesto a Fabrizio Salini anche i prossimi palinsesti autunnali che, come denunciato dal commissario Michele Anzaldi di ItaliaViva, rischierebbero di essere oggetto di una spartizione arbitraria tra gli agenti, su tutti Presta e Caschetto, per favorire i loro rappresentati. Uno scenario surreale considerate le pronunce dell'AgCom e le parole dello stesso Salini in Vigilanza, lo scorso novembre. Per questo motivo, la Commissione di Vigilanza si è detta pronta ad appellarsi ai Presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati se la Rai non dovesse attuare la risoluzione.
Cosa potrebbe succedere
Con l'approvazione definitiva di questa ‘autoregolamentazione" e con la sua applicazione, scatterebbe l'obbligo per gli agenti di comunicare i nomi di tutti gli artisti al Garante. Ogni agente non può superare la soglia di tre artisti rappresentati per programma, nel caso in cui l'agente figura anche come produttore esterno dello show. Al superamento della soglia, l'agente deve rinunciare al ruolo di produttore. Se vuole continuare a produrre, deve invece abbandonare la rappresentanza degli artisti. Le società di produzione saranno invece obbligate a comunicare al Garante eventuali altri ruoli e incarichi di agenti televisivi all'interno delle stesse.