Vieni via con me prima puntata: i video
Vieni via con me è finalmente arrivato sugli schermi tv. Su Rai 3 ieri erano sintonizzati quasi 8 milioni di telespettatori per vedere un programma molto raffinato, pacato, misurato… insomma molto diverso da quanto siamo abituati a vedere in tv solitamente.
I momenti importanti che si sono susseguiti nel corso della serata sono tanti.
Tra le prime esibizioni da sottolineare e ricordare c'è quella di Daniele Silvestri che canta Io non mi sento italiano con la sua band che danno vita ad una performance dal vivo molto sentita e toccante.
Poi Roberto Saviano e la macchina del fango è stato il primo grande intervento della serata, un intervento lungo 29 minuti. Inizia un’arringa contro la macchina del fango odierna – quella all’opera contro Fini e Boffo – che in passato ha distrutto Falcone, di cui ricostruirà tutta la storia. Ma parla anche di politica: «La democrazia è letteralmente in pericolo. Sono esagerato? Se ti metti contro certi poteri, contro questo governo, quello che ti aspetta è un attacco della macchina del fango, che parte da fatti minuscoli della tua vita privata».
Prosegue: «È vero, noi non siamo in Cina, o nella dittatura fascista, nessuno viene arrestato, ma iniziano a colpirti nel privato. Quando ti metti alla tastiera di un computer inevitabilmente ti scopri a pensare “domattina mi attaccheranno, per quello che scrivo?”». Riflette: «Una cosa è la privacy, sacra; un’altra è scegliere le proprie amiche da candidare; un’altra ancora è finire nelle mani degli estorsori». Constata sconsolato, «è un paese felice, un po’ cazzaro, che pensa di poter parlare di tutto, e invece se ti vogliono liquidare ti ammazzano».
Poi ci sono delle parentesi legate all'omosessualità con il governatore Nichi Vendola e l'espiazione dell'omosessualità. Vendola elenca i 27 sinonimi della parola gay. E anche Saviano parlerà dei gay nel casertano: elenca una serie di comportamenti che nella sua zona possono far intuire che un uomo sia gay.
Ma poi inizia lo show di Benigni a Vieni via con me. E il comico parla di tutto e tutti e canta anche una canzone sulle proprietà di Berlusconi.
Prima di ripartire con il secondo super ospite, ci sono altri siparietti semi comici, dal sapore comunque amaro, come la lettura di un elenco con tutti gli insulti ricevuti nel call center da Andrea Tagliabue, un operatore telefonico che, con disinvoltura, snocciola gli odiati epiteti.
Arriva sul palco Claudio Abbado a Vieni via con me. Abbado si è occupato del tema dei tagli alla cultura leggendo un elenco di tutti i motivi per cui è sbagliato tagliare i fondi alla cultura che, per lui, rappresenta tutto nella vita.
Insomma una serata di grande televisione che ritornerà la settimana prossima.
Lazzaro Langellotti