Vieni Via Con Me di Saviano e Fazio: Maroni legge il suo elenco, il video
Vieni Via Con Me, il programma condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano, è giunto ieri alla sua terza puntata, ed è andato in onda raccogliendo sempre un clamoroso successo. Ieri a Vieni Via Con Me, tra i vari ospiti, era presente, come già anticipato, il Mininistro Dell'Interno Roberto Maroni, che, a differenza di Pierluigi Bersani e Gianfranco Fini, (ospiti della scorsa puntata che hanno portato dei veri e propri elenchi); ha letto invece che un elenco, un discorso che si adattava di più ad un comizio, piuttosto che al programma di Fazio e Roberto Saviano, dove si sà, la caratteristica è costituita proprio dagli elenchi.
Infatti Roberto Maroni partendo dal federalismo, è giunto a parlare di tutti i valori della Lega, e di tutti i successi conseguiti dalle sue forze di polizia contro la criminalità organizzata in Italia, in particolare ha parlato dell'antimafia. Al termine della lettura del simil-elenco di Maroni, Fabio Fazio ha scambiato, con il Ministro dell'Interno qualche battuta, dove non è che proprio trapelava una grande stima.
Infatti Fabio Fazio dice: "Credo che sia interesse di tutti bloccare qualsiasi tipo di interloquizione tra la politica e la criminalità organizzata… e visto che al Nord la forza politica più forte è la Lega è possibile che le mafie cerchino di interloquire con la Lega…”, Roberto Maroni risponde, ricollegandosi alle affermazioni di Saviano nella seconda puntata, che queste parole appena dette da Fazio, sono ben diverse dalle dichiarazioni di Saviano secondo cui al Nord, l'ndrangheta intrattiene rapporti con la Lega. e il Ministro aggiunge ha voluto essere ospite di Vieni Via Con Me, proprio per rispondere a queste affermazioni.
Il tutto si chiude con qualche contraddittorioe con reciproci convenevoli, ad ogni modo, dopo Maroni, sale sul palco la sorella di Italo Cucchi, morto in circostanze abbastanza singolari nelle carceri, i sospetti su tale morte coinvolgono proprio le forze dell'ordine gestite guardacaso da Roberto Maroni, sarà un caso? Bè, pensiamo proprio di no…
Simona Iannelli