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Fedez denuncia la Rai di censura

Vicenda Primo Maggio: “Mai più Fedez in Rai finché non ammette di avere sbagliato”

Scuse di Fedez o mai più in Rai: sarebbe questa la posizione assunta dalla rete dopo la vicenda del Concertone del Primo Maggio e ciò che ad essa è seguito. La Rai starebbe decidendo se fare o no causa al rapper che, dal canto suo, resta fermo sulla sua posizione, forte del consenso popolare ottenuto.
A cura di Stefania Rocco
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Fedez ammetta di avere sbagliato o mai più in Rai. Sarebbe questa, secondo quanto riporta Il Messaggero, la posizione assunta dalla rete dopo la vicenda del Concertone del Primo Maggio, il tentativo di censura denunciato da Fedez e la pubblicazione della telefonata alla quale partecipano l’artista, la vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani, i conduttori della manifestazione Lillo e Ambra, l'autore Massimo Cinque e Massimo Bonelli di iCompany

“La linea della Rai”

La linea è: mai più Fedez in video, finché non si chiarisce la vicenda primo maggio (ovvero lui ammette di aver sbagliato) e non si decide se fargli causa o no”, si legge sul Messaggero a proposito della posizione assunta dalla rete. Posizione che si scontra con quella di Fedez, che non è arretrato, forte anche del consenso popolare ricevuto. Una situazione di stallo, che potrebbe non sbloccarsi nell’immediato futuro.

Franco Di Mare
Franco Di Mare

Franco Di Mare, direttore di Rai3: “Da Fedez accuse gravi”

Una posizione dura l’ha espressa proprio in queste ore Franco Di Mare, direttore di Rai3 finito al centro della bufera. Nel primo commento ufficiale dopo la vicenda, in attesa della convocazione in Vigilanza Rai prevista per il 5 maggio, Di Mare replica con durezza a Fedez:

Molti mi chiedono in modo sincero parole di chiarezza sulla vicenda di Fedez e le sue affermazioni sulla presunta censura da parte della Rai. Lo avrei fatto a breve perché le dichiarazioni dell’artista sono gravi e infamanti parimenti a quanto sono infondate e il pubblico che segue Rai3 proprio perché la reputa una rete libera merita una risposta. È però, intanto, intervenuta una mia convocazione da parte del presidente Barachini della commissione di Vigilanza Rai: sarà quindi quella la sede per fare chiarezza e al momento è dunque inopportuna ogni mia dichiarazione sulla vicenda.

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