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Verissimo 2020/2021

Veronica Pivetti e la depressione: “I primi tre anni sono stati un incubo, non facevo che piangere”

Veronica Pivetti si è raccontata ai microfoni di ‘Verissimo’. Ospite della puntata di sabato 16 marzo, l’attrice è tornata con la mente ad alcuni momenti difficili della sua vita, dall’incendio del 2014 in cui ha perso tutto, agli anni in cui ha sofferto di depressione. Oggi è una donna rinata.
A cura di Daniela Seclì
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Veronica Pivetti è stata ospite della puntata di ‘Verissimo‘ in onda sabato 16 marzo. L'attrice e conduttrice di ‘Amore Criminale‘, è tornata con la mente ad alcuni periodi difficili del suo passato. Inoltre, ha parlato del rapporto con la sorella Irene e con i suoi genitori. Ma andiamo con ordine. La Pivetti ha ricordato quando, nel 2014, il suo appartamento fu distrutto da un incendio:

"C'è stato un incendio in casa mia scaturito da un guasto nella cucina a gas. Ha fatto esplodere uno dei fornelli. Sono uscita un attimo in terrazzo, torno dopo 5 secondi e trovo la casa in fiamme. Ho mollato tutto lì, sono tornata dopo 4 ore e mezza e non ho trovato più nulla, ho perso tutto. La casa era una scatola nera. Quando non hai più niente, puoi solo ricominciare".

Il rapporto con Irene Pivetti

Veronica Pivetti, poi, ha parlato del bellissimo rapporto con la sorella Irene. Durante la prima infanzia tra loro non c'era tantissimo dialogo, si limitavano a parlare solo con i genitori. Verso i 12 anni, poi, hanno iniziato a costruire quel rapporto solido su cui oggi sanno di poter sempre contare:

"Abbiamo un rapporto bellissimo, di due persone che si vogliono bene anche se la pensano diversamente su alcune cose. Siamo sempre state diverse. All'inizio facevamo riferimento ai nostri genitori. Intorno ai 12, 13 anni abbiamo iniziato a parlare io e lei e si è creato un rapporto. Da lì siamo diventate sorelle. Abbiamo parlato tanto, ci siamo unite, questa cosa non la cancella nemmeno la morte".

Ha spiegato, inoltre, di essere cresciuta tardi e di aver imparato a essere indipendente dai genitori molto più tardi rispetto alla sorella: "Irene era ribelle, io fino a 30 anni mi sono ribellata poco. Quando nella famiglia stai bene non hai nessuna voglia di uscire. I miei genitori mi hanno amato tantissimo, ma hanno fatto l'errore di proteggermi troppo e io ho fatto quello di cadere nella trappola. Poi pian piano ho conquistato la mia indipendenza".

La lotta contro la depressione

A 35 anni ha iniziato a soffrire di depressione. La sua lotta si è protratta per sei anni. All'epoca era sul set della serie ‘Il Maresciallo Rocca‘. Tutto ha avuto inizio da alcuni problemi alla tiroide. Oggi, l'attrice invita coloro che stanno affrontando la stessa battaglia a non vergognarsi, a rivolgersi a uno specialista in grado di aiutarli tramite la cura giusta:

"Ho avuto problemi alla tiroide, curati molto male, questa cosa mi ha scatenato una depressione chimica. È stato un percorso lungo, ho fatto analisi, sono andata dallo psichiatra, ho preso psicofarmaci. Quando ho trovato il farmaco giusto nella dose giusta, mi ha molto aiutato. È stato un percorso complicato. Poi mi sono messa a posto con la tiroide e sono rinata. I primi tre anni sono stati un incubo".

Quindi ha ricordato: "Ho passato 3 anni a piangere. Ero sul set de ‘Il Maresciallo Rocca'. La truccatrice mi riappiccicava le ciglia finte e mi truccava quando piangevo. Il lavoro mi ha salvato, mi ha dato l'obbligo di alzarmi dal letto, di curarmi. Non avevo voglia di lavarmi, di curarmi. Ho avuto un periodo estremamente pesante e doloroso. La depressione non significa essere tristi, è una malattia. Va curata. Quando ti rompi dentro devi rimetterti a posto. Io attraversavo le strisce pedonali lentamente perché dicevo ‘Tanto se mi tirano sotto…'. Hai questo distacco dalla vita, è questa la cosa tremenda e dolorosa. Mi sentivo arida e io sono tutto tranne che arida".

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