Veline: one, two, three stacc…ate la spina!
Puntuale come ogni biennio ricompare la trasmissione Veline in tv e più che gioire al pensiero di un'oretta di intrattenimento serale, viene da sbuffare a ben guardare il bizzarro show messo in piedi all'orario di cena. Non stiamo qui a fare i falsi moralisti o ad appellarci ad inutili quanto sterili discussioni su cosa o meno dovrebbe passare in tv in una fascia protetta (a quello ci penserà il parental control), verrebbe più che altro da soffermarsi sul modo in cui è stato confezionato il tutto, a partire dalla conduzione.
Debole e a tratti irritante appare la voglia di divertire a tutti i costi di Ezio Greggio, protagonista con le aspiranti di turno di teatrini da Drive In d'altri tempi, che oggi appaiono anacronistici e di sicuro poco esilaranti. La presenza sul palco della fida spalla Matteo Troiano non sostiene la scena come vorrebbe e, anzi, demarca ulteriormente quel confine sottile tra satira e demenzialità. Seppur notevole lo sforzo ogni sera nel cambio d'abito e di registro, quest'ultimo non riesce a rinverdire la vena ironica di un Greggio fuori forma, forse anche per "lo straordinario" estivo dopo un anno intero di duro lavoro dietro il bancone di Striscia La Notizia. Sì perchè non è che è decaduto improvvisamente come anchorman o come comico, appare solo poco adatto al ruolo di "mattatore" da villaggio turistico, quasi come se fosse privato di quella straordinaria propensione alla satira di denuncia.
Capiamo perfettamente la tenera età (l'età media è intorno ai 20 anni!) e allo stesso tempo l'incapacità di gestirsi in un contesto così mediaticamente esposto, però è indubbio che risulta difficile seguire Veline dall'inizio alla fine senza cadere nella tentazione di girare su Rai1 per assistere ai collage in bianco e nero del programma Techetechetè. O almeno risulta impossibile quando il buon "Ezino" è pronto ad esclamare "One, two, three…stacchetto!", una frase che annulla definitivamente ogni esitazione e riesce a farti amare anche la piccola Gian Burrasca Rita Pavone della rete ammiraglia.