Valeria Marini: “In arrivo una docu-fiction sul mio matrimonio”
La neo sposa di Giovanni Cottone Valeria Marini ha rilasciato un'intervista al settimanale Panorama in cui ha raccontato le sue impressioni all'indomani del discusso matrimonio-show romano trasmesso in diretta Rai. Dopo aver rivelato che i soldi donati dagli invitati non sono bastati ad acquistare un macchinario per l'associazione Amri come previsto, Valeria ha risposto alle critiche di alcuni telespettatori che non hanno visto di buon grado la diretta tv su Rai Uno delle nozze di una soubrette e ha confessato il proprio disappunto in merito alla veemenza di alcuni fotografi e delle aggressioni di cui è stata vittima da parte di nove motorini che avrebbero inseguito la sua macchina all'uscita dalla chiesa. La Marini ha spiegato che i soldi donati dai suoi invitati, oltre 800, attualmente non coprono le spese per l'acquisto di un macchinario per l'associazione Amri. A fronte dei 70.000 euro ricevuti, ne sarebbero occorsi almeno 150.000; Valeria non dispera e ha affermato:
Ma altri ne arriveranno: su ogni invito ho fatto stampare l'Iban per fare le donazioni, c’è ancora tempo.
In arrivo la docu fiction sul suo matrimonio dal titolo "Un sogno lungo un giorno" – La neo sposina ribatte anche in merito alle critiche della bestemmia in diretta tv nel giorno del suo matrimonio:
La bestemmia non è stata pronunciata da una persona della mia sicurezza, ma da un fotografo. Denunciarlo? A mio parere dovrebbero pensarci direttamente gli uffici Rai: fornirò tutto il materiale video. Stiamo persino realizzando una docu-fiction. Gli incassi, di certo, andranno in beneficenza. Il titolo? Un sogno lungo un giorno.
"Il mio matrimonio in diretta tv? Doveroso servizio pubblico" – La Marini ha risposto di buon grado anche alle critiche in merito all'esclusiva garantita a "Domenica In – Così è la vita" non proprio rispettata, visto che la showgirl è stata coperta da ombrelli bianchi che ne hanno impedito la ripresa con le telecamere e ha ribattuto:
È stato il vicariato di Roma a negare l’ingresso delle telecamere in chiesa, che ci posso fare io? Forse quello che è mancato, me ne rendo conto, è stata una postazione dove fare una bella intervista in diretta, sì, per raccontare le mie emozioni a caldo. Non solo la diretta è stata un’operazione intelligente, ma da parte del servizio pubblico anche doverosa. In questi tempi difficili un matrimonio fa sognare, e richiama valori importanti quali l’incontro col Signore e la consacrazione dell’amore. La diretta ha fatto il 26 per cento di share, 10 punti più della media di rete nella stessa fascia oraria. Tecnicamente, l’operazione è riuscita.
"Fuori dalla Chiesa sono stata inseguita dai motorini e hanno preso a calci la macchina" – Infine, nel suo bilancio sul giorno delle proprie favolose nozze ha precisato che in effetti la veemenza di qualcuno ha rovinato in piccola parte quel giorno:
I fotografi hanno esagerato e le altre persone mi si sono buttate addosso. Mi hanno urlato ogni tipo di insulti. Fuori dalla chiesa sono stata inseguita da nove motorini, con a bordo gente che ha persino preso a calci la mia macchina. Brutto, brutto.