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Valentina Vignali contro gli haters: “Stavo male e la gente mi offendeva, ma io ora denuncio”

Ospite della puntata di Storie Italiane è stata Valentina Vignali. L’ex gieffina ha parlato durante il programma di Eleonora Daniele delle sue esperienze contro i cosiddetti “haters”, coloro che insultano e denigrano un personaggio famoso, senza che vi sia un apparente motivo. La modella ha dichiarato che adesso è intenzionata a denunciare questi comportamenti, dopo aver fronteggiato commenti di natura piuttosto sgradevole in relazione alla sua malattia e alla sua forma fisica.
A cura di Ilaria Costabile
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Il programma mattutino condotto da Eleonora Daniele, Storie Italiane, sta offrendo ampio spazio per affrontare una tematica molto delicata, ma fondamentale per il mondo in cui viviamo oggi che è quella dei cosiddetti "haters". Ospite in trasmissione stamane, 27 settembre 2019, è stata Valentina Vignali.

I commenti degli haters

L'ex cestista, che ha partecipato all'ultima edizione del Grande Fratello, ha raccontato in televisione la sua esperienza relativa ai continui insulti che ha dovuto subire in diverse occasioni della sua vita. I commenti negativi hanno interessato non solo il suo corpo, sfociando in quello che oggi conosciamo con il nome di body-shaming, che consiste in un continuo e martellante attacco denigratorio nei confronti della fisicità del personaggio in questione, utilizzando una terminologia spiacevole e talvolta violenta. Valentina Vignali ha riportato la sua esperienza in relazione ad un momento della sua vita piuttosto difficile da affrontare, quando le fu diagnosticato un tumore alla tiroide, di cui ha deciso di parlarne solo dopo aver superato la malattia:

Io ho deciso di parlarne quando la situazione era risolta. Penso che dare un esempio sull'avercela fatta è importante. Non ne ho parlato durante per scaramanzia. Mi ero chiusa su me stessa. Avevo paura, su Internet c'è anarchia. Tutte le persone si sentono in diritto di dire quello che pensano. Leggo tante cattiverie. Molte persone vivono internet come una bolla di sapone non come la realtà. Non è stato facile scrivere quelle cose. Mi seguono anche mamme, parenti che stanno vivendo la malattia. Io non ho mai smesso di giocare a basket che è la mia grande passione. Ho fatto la radioterapia, mi sentivo stanca. Avevo la tachicardia. La gente non sapeva che stavo male e, a volte, mi offendeva. Non ho smesso di giocare perché mi dava forza. Ho ricevuto anche tanto affetto e tante persone che mi scrivono per confrontarsi e dargli un supporto psicologico.

La necessità di denunciare alla polizia postale

Per contrastare l'odio immotivato di certi individui che utilizzando i social, ad esempio, come luogo in cui sfogare le proprie frustrazioni o semplicemente commentano con leggerezza la vita altrui, senza preoccuparsi realmente delle parole che di cui si stanno servendo, senza pensare che a volte possano essere dolorose e ferire il destinatario. Di fronte a questa indifferenza l'ex gieffina, che ha da poco pubblicato un libro dal titolo "Forti come noi", ha deciso di prendere seri provvedimenti come chiarisce anche in trasmissione:

Capisco quello che hanno subito Emma Marrone e Nadia Toffa. E' una cosa allucinante. Sono quasi tutti profili falsi, senza foto. Io denuncio, però. Vado alla polizia postale. Io ho un carattere molto forte. Io ho le spalle molto larghe.

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