Una vita, sul set rigide norme anti Covid: “Vietati baci o abbracci, solo sguardi e parole”
Gli attori della soap Una vita sono tornati a lavoro già da un po’. Circa due mesi fa, infatti, hanno rimesso piede sul set a Madrid rispettando il distanziamento e indossando la mascherina. Il settimanale Gente li ha intervistati per farsi raccontare i cambiamenti affrontati per attenersi alle norme per arginare il contagio da Coronavirus e le ripercussioni sulla narrazione degli intrighi della soap.
I protocolli di sicurezza sul set di Una vita
Juanma Navas, che nella soap interpreta Ramon, ha fatto sapere che sul set sono state imposte norme rigidissime. Da una parte tali regole rendono il lavoro più complicato, ma dall’altra danno al cast l’impressione di lavorare in assoluta sicurezza: “La produzione ha attuato protocolli di sicurezza molto rigidi. Ci togliamo la mascherina poco prima di essere inquadrati e dire le nostre battute. Tutto questo mi dà sicurezza perché non bisogna dimenticare che il virus è ancora in circolazione. Il lavoro diventa piuttosto complicato ma almeno si va avanti”.
Nessun contatto, emozioni affidate all’espressione
In Italia la programmazione è molto in ritardo rispetto a quella spagnola. Per vedere le puntate registrate in questo periodo, dove gli attori non si baciano, non si toccano e restano a distanza di almeno un metro l’uno dall’altro dovremo aspettare probabilmente il prossimo anno. Jona Garcia, l’attore che interpreta Giacino, ha fatto sapere che gli autori e il regista si sono adoperati per fare in modo che nella trama non vada persa nemmeno un’emozione, nonostante l’assenza di contatto:
“La tensione narrativa è mantenuta con altri mezzi, come una parola, uno sguardo. Per noi attori è una sfida: è come imparare nuovi modi di recitare. E, nello stesso tempo, proviamo a rendere la distanza più naturale possibile, senza che si colga troppo la differenza tra episodi nuovi e vecchi”.
Infine, il cast e il regista Joan Noguera hanno spiegato che in caso di scene con due o più personaggi in uno spazio ristretto come quello di un ascensore, gli attori vengono ripresi singolarmente e poi affiancati in post produzione.