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Un po’ di Ossigeno per chi ama la musica, viva il Manuel Agnelli formato servizio pubblico

Dopo due anni di apprendistato televisivo (e che apprendistato!) con Sky, il leader degli Afterhours ha realizzato un programma che riesce a condensare in 50 minuti cultura, politica, musica. Tutte cose che nella tv generalista non si vedevano da tempo.
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Passatemi il gioco di parole scontatissimo in questo titolo, eppure Manuel Agnelli sembra proprio aver dato un po' di "Ossigeno" su Rai3. Non si vedeva da tempo un programma del genere, un talk con la musica al centro, l'ambiente che fa "Notte Rock" (il format Rai degli anni '80, che però andava in onda senza conduttore) che si incrocia con l'esperimento delle interviste informali, senza retorica, che già fece Andrea Pezzi con "Internet Cafè" nel 2006 (sempre su Rai3).

Meglio il Manuel Agnelli della Rai

Dopo due anni di apprendistato televisivo (e che apprendistato!) con Sky, il leader degli Afterhours ha realizzato un programma (scritto insieme a Paolo Biamonte, Massimo Martelli e Sergio Rubino) che riesce a condensare in 50 minuti cultura, politica, musica. Interessante il manifesto del programma, presentato nel monologo introduttivo, dopo aver aperto con "Io so chi sono" recitato e con la straordinaria presenza di Joan as Policewoman:

Un musicista è un cittadino che partecipa alla vita pubblica e che è intellettuale, nel dire come la pensa fa cultura. La cultura è politica, quando promuovere le idee, quando prende posizione, è politica quando promuove il pensiero, è politica quando racconta quello che succede. L'artista e il musicista fanno informazione, sono dei megafoni, un musicista racconta quello che la gente sente veramente.

Claudio Santamaria Show

Tra gli ospiti della prima puntata, con Joan As Policewoman, c'è stato lo scrittore Paolo Giordano, l'autore de "La solitudine dei numeri primi", con cui Agnelli si è lanciato un dialogo sulle possibilità delle nuove generazioni, c'è stato Ghemon, che ha cantato "Temporale", ed ha parlato a cuore aperto della sua depressione e dei feedback che gli sono arrivati dai suoi fan. Soprattutto, c'è stato Claudio Santamaria. Conoscevamo bene l'anima rocker dell'attore romano, qui Manuel Agnelli la sbandiera forte e chiaro. Gli lascia strimpellare "Boys don't Cry" dei The Cure, lo fa duettare con lui in "Ballata per la mia piccola iena", poi lo invita con tutti gli Afterhours per una sorprendente cover di "Gouge Away" dei The Pixies. Abbiamo detto abbastanza: The Cure, The Pixies, Joan as Policewoman in carne ed ossa, la presenza scenica immensa di Manuel, tutte cose che nella televisione generalista non si vedevano da tempo. Gli ascolti segnano l’1.5% con 250.000 spettatori, bene ma non benissimo. Migliorerà.

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