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“Un giorno in pretura” compie 30 anni tra approfondimento e meme cult

Il programma, che ripartirà il 17 marzo 2018, è il più longevo della storia di Rai3 e rappresenta tuttoggi uno step fondamentale per l’approfondimento giornalistico sulle principali storie giudiziarie del nostro paese.
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"Un giorno in pretura" compie 30 anni dalla sua prima messa in onda. Il programma ideato da Roberta Petrelluzzi è andato in onda per la prima volta il 18 gennaio 1988, rappresentando così uno dei format più longevi di Rai3. Pur mutando nello stile, seguendo la naturale evoluzione dei tempi, il programma ha mandato in onda processi chiave per la storia giudizaria italiana. Ricordiamo il processo Enimont a Sergio Cusani, il processo simbolo di Tangentopoli che fece record d'ascolti, quelli al boss Totò Riina, quelli per i delitti del mostro di Firenze Pietro Pacciani, il processo a Luigi Chiatti, conosciuto come il Mostro di Foligno, alle Bestie di Satana.

 La nuova edizione dal 17 marzo 2017

Sabato 17 marzo, alle  23.55 riprenderà la stagione primaverile, sempre sotto la conduzione e la regia di Roberta Petrelluzzi. Si parlerà del caso dell'omicidio Musy, avvenuto il 21 marzo 2012. Verranno trasmesse le immagini del processo dalla Corte d’Assise di Torino, presieduta dal Dott. Pietro Capello.

I casi più eclatanti

Nella storia recente, il programma ha assunto un bilanciamento tra approfondimento giornalistico e intrattenimento, alternando da processi di camorra a processi a componenti delle Forze dell'Ordine (caso Aldrovandi, caso Cucchi) fino a vere e proprie storie minori, casi giudiziari piccoli ma diventati famosi soprattutto su internet, tra meme e gif ironiche. Tra tutti, il processo che chiamava a deposizione Andrea Alongi, a colloquio per "due canne". Tra i momenti cult quello con Alberto Bigioggero, supertestimone all'importante processo sulla morte di Giuseppe Uva nel 2008: la sua testimonianza è ancora oggi una delle clip più viste su Youtube. Tra i processi di camorra e mafia, ricordiamo quello al boss della NCO Raffaele Cutolo, quello al boss dei Casalesi Giuseppe Setola per la strage di Castel Volturno e  quello ai boss di Cosa Nostra per l'omicidio del giornalista Mauro Rostagno. Indimenticabile la testimonianza della Sig.ra S. Marini, convivente dell'imputato di un processo per frode. Nell'interrogazione, la signora bestemmia e si infila in bocca il microfono, tentando di leccarlo e mangiarlo. Una scena surreale.

La struttura del programma

Caratteristica principale di "Un giorno in pretura" è la messa in onda in presa diretta dei processi e senza commento in tempo reale. La presentatrice in studio fa da collante solo nelle varie fasi del dibattimento, che viene intervallato anche da filmati con voce fuori campo che spiegano lo scenario ai telespettatori e che danno anche alcuni cenni biografici dei personaggi che risultano coinvolti.

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