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“Uccisa e gettata in un pozzo come un rifiuto”: a ‘Il terzo indizio’ la docufiction su Sarah Scazzi

Martedì 16 gennaio, la trasmissione ‘Il terzo indizio’ ripercorre le tappe salienti del delitto di Avetrana. Nei mesi scorsi, in una lettera indirizzata a Sabrina Misseri, Concetta Serrano scriveva: “Michele ha gettato il corpo di Sarah in un pozzo, ha buttato via la mia bambina come fosse un rifiuto”. Nel programma di Barbara De Rossi, la donna ripercorrerà quei giorni dolorosi del 2010, dalla scomparsa della figlia al ritrovamento del suo corpo in un pozzo, fino alla condanna dei responsabili dell’omicidio.
A cura di Daniela Seclì
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Martedì 16 gennaio, Rete4 lascia spazio al programma ‘Il terzo indizio‘. Barbara De Rossi ripercorrerà le tappe del delitto di Avetrana. Una docufiction – la prima incentrata su questo caso – ricostruirà gli ultimi mesi di vita di Sarah Scazzi, la quindicenne assassinata dalla cugina Sabrina Misseri e dalla zia Cosima Serrano. Dopo il delitto, il suo corpo venne occultato in un pozzo dallo zio Michele Misseri. La trasmissione racconterà gli ultimi mesi di vita dell'adolescente con immagini inedite. Inoltre, la docufiction verrà completata dalle interviste ai familiari di Sarah, agli avvocati dei protagonisti del caso e ai giornalisti che trascorsero quelle settimane del 2010 a stretto contatto con i Misseri e con la famiglia Scazzi alla ricerca della giovanissima studentessa.

Tutti i dettagli della docufiction sul delitto di Avetrana

Quella su Sarah Scazzi è la più grande produzione Mediaset nel campo delle docufiction giornalistiche. È stata girata tra il centro storico di Manduria e la spiaggia di Torre Colimena, in provincia di Taranto. Gli attori scelti provengono dalle principali compagnie teatrali salentine. Particolare attenzione è stata prestata alla colonna sonora che è composta dai brani più amati da Sarah e dalle hit che hanno scandito l'estate del 2010.

26 agosto 2010 – La scomparsa di Sarah Scazzi

Cosa avvenne nel giorno della scomparsa di Sarah Scazzi? Nei mesi scorsi, è stata Concetta Serrano a raccontarlo dettagliatamente in un'intervista rilasciata a ‘Quarto Grado': "Quella mattina dovevamo imbiancare casa. Sarah si è svegliata e verso le 8:30/9:00 è andata da sua cugina Sabrina. Verso le 13:00/13:30 è tornata a casa. È entrata nella sua cameretta e si è chiusa. Poi, dopo un po’, è uscita e ha detto: ‘Mamma…vedi che dobbiamo andare al mare con Sabrina'". Quella è stata l'ultima volta che ha visto viva sua figlia:

"Ore dopo è venuta Sabrina a dirmi: ‘Zia, Sarah non è venuta. Dovevamo andare al mare'. E io: ‘Come? Se mi ha detto che veniva a casa tua, com’è che non è venuta?'. E lì ho pensato: ‘Sarà successo qualcosa' e ho detto a mio marito: ‘Prendiamo la macchina, vediamo se per caso la vediamo in giro. Quando ho visto che di lei non c’era traccia ho detto: ‘Andiamo in caserma perché qui la cosa incomincia a preoccuparmi'. Ricordo un particolare: quel giorno, quando ho denunciato il fatto che Sarah non si trovava, venne anche mia sorella Cosima. Lei, arrabbiata, affermò: ‘Questa sera quando torna, se torna, le devi tirare uno schiaffone, perché l’ha fatta veramente grossa'. Con il senno di poi ho pensato: ma se non torna più che schiaffone le devo tirare?"

Sabrina Misseri e Sarah Scazzi
Sabrina Misseri e Sarah Scazzi

Il caso Scazzi diventa mediatico, Sarah è la figlia di tutti

I giorni passano e di Sarah Scazzi non c'è traccia. Diverse trasmissioni televisive, tra cui ‘Chi l'ha visto?' e ‘Pomeriggio 5', concedono ampio spazio alla scomparsa della quindicenne di Avetrana. Sabrina Misseri concede volentieri interviste ai tantissimi giornalisti che giorno e notte sono assiepati sotto casa sua. Il caso Scazzi diventa mediatico e gli italiani iniziano a provare sincera apprensione per quell'adolescente esile dai capelli biondi. Non mancano i mitomani, che segnalano di aver visto la ragazzina nei luoghi più improbabili.

29 settembre 2010 – Il ritrovamento del cellulare bruciato

La prima svolta avviene il 29 settembre 2010. Michele Misseri si reca dalle autorità sostenendo di aver ritrovato il cellulare di Sarah. Il telefono, trovato in un campo poco distante dalla casa dell'adolescente, è semibruciato. L'attenzione dei media – oltre a quella degli inquirenti – si concentra sullo zio di Sarah, che al Tg1 racconta come abbia trovato "casualmente" l'oggetto appartenuto alla Scazzi:

"Vedo lo schermo. Così l'ho preso, l'ho guardato e l'ho girato. L'ho tenuto in mano per tanto tempo. Ma non pensavo fosse di Sarah. Dopo ho guardato a terra e ho visto quei ciondoli (piange, ndr), lì mi sono emozionato perché ho capito che era di Sarah. Sono rimasto male perché sicuramente qualcuno avrà detto ‘Proprio lo zio di Sarah doveva trovare il telefonino?' Non mi crederà nessuno. Che rapporto avevo con Sarah? Normale, di famiglia. Non avevo nemmeno il suo numero".

6 ottobre 2010: Misseri confessa, Sarah è stata gettata in un pozzo

Michele Misseri
Michele Misseri

Passa un'altra settimana durante la quale Michele Misseri viene messo sotto torchio. Il 6 ottobre, dopo nove ore di interrogatorio, l'uomo cede. Svela agli inquirenti il luogo in cui è stato occultato il corpicino di Sarah Scazzi. La ragazza è stata uccisa e gettata in un pozzo situato in contrada Mosca ad Avetrana. Misseri sostiene di averla assassinata dopo un tentativo di stupro.

Concetta Serrano apprende la notizia da ‘Chi l'ha visto?'

Nel momento in cui viene diffusa la notizia della confessione di Michele Misseri, la madre di Sarah Scazzi è in diretta a ‘Chi l'ha visto?' in collegamento proprio dalla casa dell'uomo. Federica Sciarelli tenta di farle intuire quanto sta accadendo: "Ha capito cosa sta succedendo?" le chiede. Poi aggiunge: "Se vuole interrompere il collegamento lo può fare in ogni momento. Chiami i carabinieri, si metta in contatto con gli investigatori". Poi il telefono squilla. Con un filo di voce, Concetta comunica: "Dicono che hanno trovato un corpo". Tutti si augurano che la notizia venga presto smentita. Gli aggiornamenti, a volte con condizionali che concedono ancora una flebile speranza, continuano ad arrivare. La conduttrice commenta: "È una notizia terribile, di grande imbarazzo, che non vorremmo mai dover confermare. I carabinieri starebbero cercando il cadavere sulla base delle dichiarazioni delle persone interrogate". A quel punto, chiede alla Serrano se preferisca lasciare la casa di Michele Misseri e lei replica: "È meglio". 

A 'Chi l'ha visto?' Concetta Serrano riceve la notizia del ritrovamento del corpo
A ‘Chi l'ha visto?' Concetta Serrano riceve la notizia del ritrovamento del corpo

Tutte le versioni di Michele Misseri

Ai funerali di Sarah Scazzi non partecipano né Sabrina, né sua madre Cosima. Temono di poter essere prese di mira dalla folla che è accorsa a dare l'ultimo saluto alla bambina. Michele Misseri, intanto, continua a cambiare versione. Il 6 ottobre sostiene di aver stuprato Sarah dopo averla uccisa e di aver poi nascosto il cadavere. Il 7 ottobre dichiara di essere stato provocato dalla Scazzi e di averla strangolata per questo. L'8 ottobre dice di aver palpeggiato la quindicenne nei giorni precedenti all'omicidio. Il 15 ottobre, Misseri tira in ballo Sabrina e afferma di aver ucciso Sarah stringendole una corda intorno al collo mentre la figlia la teneva ferma. Il 6 novembre afferma di non avere ucciso la nipote. Attribuisce l'omicidio a Sabrina mentre lui si sarebbe limitato a occultare il cadavere. In seguito, tornerà a dire di essere l'unico colpevole.

L'arresto di Sabrina Misseri e Cosima Serrano

Sabrina Misseri e Cosima Serrano
Sabrina Misseri e Cosima Serrano

Il 16 ottobre 2010, dopo essere stata accusata da Michele Misseri, Sabrina viene arrestata. L'accusa per lei è di concorso in omicidio. Il 26 maggio 2011 finisce in carcere anche Cosima Serrano. È accusata di sequestro di persona e anche lei di concorso in omicidio. La donna disse di non essersi mai recata in garage quel giorno – luogo dove sarebbe avvenuto il delitto – l'analisi dei tabulati però sembra smentirla.

L'attrazione di Sabrina per Ivano Russo e i dissidi con Sarah

Il movente dell'omicidio sarebbe da ricercarsi nell'attrazione non corrisposta di Sabrina per Ivano Russo, cuoco di Avetrana che la Misseri e Sarah avevano conosciuto a dicembre del 2009. Il 21 giugno 2010, Ivano e Sabrina – per stessa ammissione del giovane – si sarebbero appartati e denudati, ma Russo avrebbe deciso di non consumare il rapporto sessuale per non illudere la Misseri e non rovinare la loro amicizia. Sarah, a conoscenza dell'episodio, ne avrebbe parlato con terze persone dando il via a una serie di dicerie che avrebbero spinto Ivano ad allontanarsi da Sabrina e a scatenare l'astio di quest'ultima nei confronti della Scazzi.

Ivano Russo
Ivano Russo

La lettera di Concetta Serrano a Sabrina Misseri

Dopo la condanna in primo grado all'ergastolo, Concetta Serrano scrive una lettera a Sabrina Misseri. La missiva viene pubblicata sulle pagine di DiPiù. Nelle parole della donna, tutto il dolore di una madre che ha affidato la sua bambina a persone di cui riteneva di potersi fidare e che anziché tutelarla, le hanno tolto la vita:

"Cara Sabrina, quello che sto per scriverti ti sembrerà forse impossibile, ma io ti voglio bene come voglio bene a Sarah. Credo di essere stata per te una buona zia. Comunque sia, ripeto non ti ho mai odiata, ma ho odiato invece quello che hai fatto. Quello che tu hai fatto a Sarah, alla mia bambina Sarah, alla tua cugina Sarah, quella che tu dicevi di voler proteggere, quella a cui dicevi di volere bene come una sorellina più piccola: Sarah che è morta, uccisa, in quella casa, nella vostra casa. Anche se tu e tua madre, mia sorella Cosima, vi proclamate innocenti, e anche se davvero foste innocenti, una cosa vale per me e per tutti: mia figlia Sarah quel giorno è venuta a casa vostra, fidandosi di voi, fidandosi di te che la dovevi portare al mare. Non posso dimenticare che tuo padre Michele, per nascondere il delitto, ha gettato il corpo di Sarah in un pozzo, buttando via la mia bambina come se fosse stata un rifiuto, e lasciando a me, a suo padre e a suo fratello, per quarantuno giorni strazianti, la crudele illusione che Sarah fosse ancora viva chissà dove".

La condanna all'ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano

Dopo una lunga e combattuta vicenda processuale, si è giunti al capitolo conclusivo del delitto di Avetrana. Il 21 febbraio 2017, la Corte di Cassazione ha emesso la sua sentenza. Sabrina Misseri e Cosima Serrano sono state condannate all'ergastolo per l'omicidio di Sarah Scazzi. Michele Misseri è stato condannato a otto anni di reclusione per soppressione di cadavere e inquinamento di prove.

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