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Tv2000 invita Luxuria, poi ci ripensa: così si inasprisce il conflitto sociale

I fedeli si indignano e chiedono le dimissioni del direttore di rete, ma la presenza di Luxuria alla tv della Chiesa potrebbe essere uno straordinario segnale di tolleranza e dialogo, non necessariamente coincidente con l’accettare le idee di famiglia del movimento LGBT.
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Vladimir Luxuria opinionista a Tg2000, la televisione della Chiesa. Una di quelle notizie che "se non vedi, non credi", ma era tutto vero: l'ex parlamentare ed attivista per i diritti civili era stata invitata per un commento sulle notizie del giorno nel corso dell'edizione serale del telegiornale di Tv 2000. Quando la notizia è iniziata a circolare, è iniziata subito la "sassaiola" digitale dei fedeli inferociti dall'idea di invitare una transgender. Ufficialmente, la tv dei vescovi ha deciso soltanto di rinviare l'invito di Vladimir Luxuria perché nel giorno dell'assemblea al Cei la sua presenza rischiava di prestarsi a "malintesi e strumentalizzazioni", ma a giudicare dal volume di insulti e critiche sulla pagina ufficiale Facebook, la frittata è stata fatta ed è pure bella grossa. Vladimir Luxuria, intervistata da "Repubblica", cerca di tenere i toni bassi.

L'invito mi arriva via mail una decina di giorni fa. Mi scrive un giornalista, Cesare Ciavoni e mi invita al loro telegiornale. Avrei dovuto commentare le notizie della giorno. Dire la mia. Ho accettato, molto volentieri: parlarsi fa bene, ci sono ancora dei muri da abbattere e iniziative come questa vanno precisamente in quella direzione. Ho accolto l'invito con gioia. E sarei andata nei loro studi senza provocare, con rispetto. Sono abituata a chiederlo per me e allo stesso modo sono abituata a rispettare tutti. Insomma, ero contenta. Loro avevano anche annunciato ufficialmente il mio intervento sul loro sito. Poi succede che stamattina mi telefona Paolo Ruffini, il direttore della rete. Lo voglio precisare: ho un rispetto enorme per Ruffini e per il suo lavoro e non voglio alimentare polemiche. Registro: lui mi dice che forse il giornalista che mi aveva contattata non aveva messo in conto l'Assemblea generale della Cei. E che forse non era il caso che io commentassi, proprio oggi, le notizie del giorno. Poi mi dice che non ha nessuna intenzione di cancellare il mio intervento. Lo ha solo rimandato, di un paio di settimane. E voglio credere nella sua buona fede.

L'invito di Luxuria a Tv2000 può essere una sorpresa, uno straordinario segnale di apertura e di tolleranza, di dialogo che sarebbe non necessariamente coincidente con l'accettare le opinioni sul tema della famiglia del movimento LGBT. La speranza è che la presenza dell'ex parlamentare a Tv2000 sia davvero soltanto rinviata, ma la reazione violenta e rabbiosa dei telespettatori "fedeli" dell'emittente dei vescovi, non lascia presagire nulla di buono. Peccato, perché starebbe proprio alla Chiesa cattolica e ai suoi insegnamenti e ai suoi professanti, mettere in atto l'ascolto, evitando di inasprire qualsiasi tipo di conflitto sociale. Anche questa, del resto, sarebbe la Parola di Dio.

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