“Tredici” e il tasso di suicidio tra i giovani, eliminata la scena in cui Hannah si toglie la vita
L'adolescenza è un periodo della vita di ogni individuo piuttosto difficile da affrontare, complicato, ma soprattutto delicato. Ed ecco perché una serie come 13 Reason Why, trasmessa da Netflix, meglio conosciuta come Tredici, è stata più volte oggetto di contestazioni e polemiche, per la crudezza degli argomenti trattati e l'intensità delle storie raccontate, che prendono vita dal sentire di ragazzini, acerbi, in bilico tra la convinzione di essere già grandi e la consapevolezza di non esserlo ancora.
La serie televisiva che indaga, in maniera profonda, le dinamiche psicologiche degli adolescenti, ha generato delle ripercussioni inaspettate tra coloro che si sono ritrovati a prenderne visione e si sono dovuti rapportare con un mondo in cui l'introspezione personale è il fulcro attorno al quale ruotano le storie raccontate dai suoi giovani protagonisti. In seguito ad alcuni studi condotti in questi anni, Netflix ha deciso di eliminare la scena in cui Hannah si toglie la vita dalla prima stagione.
La decisione di eliminare la scena
Secondo uno studio che ha analizzato l'incidenza del tasso di suicidi nei giovani tra i 10 e i 17 anni, c'è stato un incremento del 30% a partire dall'aprile 2017, il mese dopo in cui la serie è stata trasmessa sulla piattaforma streaming. Per questo motivo il suo creatore, Brian Yorkey, in accordo con Netflix, ha ben pensato di cancellare la scena del suicidio di Katherine Langford, che si trova nella prima stagione. Sebbene il problema del rapporto ambiguo tra realtà e finzione fosse già stato riscontrato in precedenza, Netflix non aveva mai preso una decisione così drastica e dal forte impatto sociale.
Yorkey, l'autore della serie, che è arrivata alla sua terza stagione, ha voluto spiegare quello che nel suo immaginario avrebbe dovuto rappresentare la scena del suicidio di Hannah, rimarcando l'idea secondo cui riproporre una situazione che mostrasse una "realtà così dura e dolorosa" avrebbe dovuto generare una sensazione di distacco tale da evitare il desiderio di emulazione. Secondo quanto attestato dagli studi americani a riguardo, come quello portato avanti dai ricercatori del Nationwide Children's Hospital, che conta circa 195 suicidi tra gli adolescenti verificatisi nei nove mesi successivi al debutto della serie, non è questo quello che è accaduto, ma il suo esatto contrario.
Il comunicato di Netflix
Netflix per comunicare il drastico provvedimento preso, ovvero la cancellazione della scena del suicidio, ha pubblicato una nota, nella quale spiega le sue ragioni, riportando le indicazioni dei medici e degli esperti che si sono espressi sull'argomento. Una decisione che, visti i casi eclatanti verificatisi nell'arco di due anni, sarebbe stato opportuno valutare prima, ma proprio per evitare che possano verificarsi altri episodi gravi, la nota piattaforma ha reso noto il suo comunicato:
Abbiamo sentito da molti giovani spiegare che Tredici li ha incoraggiati a parlare di problemi difficili come la depressione e il suicidio e a chiedere aiuto, spesso per la prima volta. Mentre ci prepariamo a lanciare la terza stagione, verso la fine dell’estate, siamo consapevoli del dibattito che c’è attorno allo show. Quindi, su consiglio di esperti medici, tra cui la Dott.ssa Christine Moutier, direttore della American Foundation for Suicide Prevention, abbiamo deciso — insieme al creatore Brian Yorkey e ai produttori — di modificare la scena in cui Hannah si toglie la vita nella prima stagione.