Tra Panicucci e Brachino è gelo dietro le quinte di Domenica 5
Secondo quanto pubblicato da Marco Castoro su Italia Oggi, Federica Panicucci e Claudio Brachino, entrambi conduttori di Domenica 5, sarebbero ormai ai ferri corti.
Pare infatti che, per contrastare la Formula 1 su Rai Uno che, la prossima domenica, trasmetterà il seguitissimo Gran premio di Montecarlo, Brachino avrebbe chiesto alla collega di anticipare lo spazio dedicato alla tv e al gossip da lei condotto poiché, secondo le stime del giornalista, la parte del contenitore condotto dalla Panicucci avrebbe avuto maggiori chance di non soccombere di fronte all’appeal esercitato sui telespettatori dall’importante competizione automobilistica.
La richiesta avanzata dall’uomo avrebbe mandato su tutte le furie Federica che, rifiutandosi di anticipare la parte a lei affidata all’interno della trasmissione, probabilmente per timore di scontrarsi con un competitor fin troppo aggressivo, sarebbe sbottata con la fatidica frase: “Allora chiamo Lucio”. Il sopracitato Lucio, molti lo avranno già compreso, sta per Presta, agente della donna e di numerosi altri importanti protagonisti del mondo dello spettacolo. L’uomo, un moderno Lele Mora dei tempi d’oro, avrebbe ormai ottenuto uno straordinario potere tanto da essere utilizzato quasi come una minaccia dalla sua protetta che, al solo nominarlo, sembrerebbe essere riuscita a obbligare il collega a rimangiarsi “l’indisponente” richiesta.
Brachino, che la scorsa domenica andò in onda fino alle ore 16.00 contrariamente a quanto accade di solito e portando in scena la celebrazione di Vittorio Sgarbi, ha fatto dunque marcia indietro, spinto dalla burrascosa reazione della sua collega. Il primo segmento di Domenica 5, dunque, continuerà a essere dedicato alla cronaca con i consueti aggiornamenti relativi al caso di Melania Rea – la scorsa settimana fu la volta dell’intervista a Rocco Parolisi – e ai principali fatti dell’attualità italiana.
Lo spauracchio legato all’intervento di Presta, dunque, ha servito con meticolosità la causa da lui abbracciata per la soddisfazione della Panicucci che, senza scomporsi e col minimo impegno, ha ben chiarito quale fosse la parte dominante all’interno della trasmissione. Al professionista Brachino resta l’amarezza di aver dovuto ingoiare il rospo e, magari, il desiderio di uniformarsi agli schemi, cambiando agente.