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Tiziano Crudeli piange la morte di Aldo Biscardi: “Ricordo l’uomo oltre il professionista”

La morte del giornalista molisano ha sconvolto anche l’opinionista e tifoso del Milan che, ai microfoni di Fanpage.it, ricorda l’uomo e il professionista con grande commozione.
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Tiziano Crudeli e Aldo Biscardi, grandi amici e colleghi di una vita. La morte del giornalista molisano ha sconvolto anche l'opinionista e tifoso del Milan che, ai microfoni di Fanpage.it, ricorda l'uomo e il professionista con grande commozione. Quando gli chiediamo un evento per ricordarlo, lui si emoziona e si ferma: "Ricordo l'uomo, non il professionista. Non vorrei essere retorico, ho tanti ricordi di lui ma non me la sento in questo momento". 

Biscardi è stato un innovatore

Tiziano Crudeli era legatissimo ad Aldo Biscardi, ai nostri microfoni pone l'attenzione circa il fatto che la sua figura ha contribuito a cambiare definitivamente il giornalismo sportivo televisivo, inventando qualcosa di diverso e privo di formalismi. Come uno ‘choc' per tutto l'ambiente calcio.

Nel mondo del giornalismo ha portato qualcosa di completamente nuovo e diverso. Ha fatto discutere, ha creato polemiche ed ha inventato qualcosa di completamente diverso. Privo di formalismi, è stato uno choc per l'ambiente.

Sono molto legato a Biscardi

Di Aldo Biscardi, Tiziano Crudeli ricorda soprattutto la grandissima capacità di intavolare discussioni attorno ai suoi "scoop". Notizie lanciate sempre in anteprima che, anche se non si traducevano poi in fatti completi, restavano di grande attendibilità. Questo il segreto e la peculiarità di un maestro come lui.

Io, come tutti quelli che hanno lavorato per lui, sono molto legato ad Aldo Biscardi perché mi ha insegnato qualcosa di importante. Il giornalismo è fatto di retorica, notizie e presunti scoop. Per arrivare a questi traguardi, si deve essere credibili. Non si può inventare una notizia e farne uno scoop e nelle notizie in anteprima di Biscardi c'erano sempre delle verità, poi magari non si traducevano in fatti completi, ma l'attendibilità di Biscardi era sacrosanta.

La commozione e le emozioni per una vita professionale condivisa insieme non lasciano poi spazio ad altro.

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