Tirabassi: “Mi rifiuto di andare in tv a parlare dell’infarto, non mischio pubblico e privato”

Da sabato 9 maggio, Giorgio Tirabassi tornerà in tv. L’attore approderà su Rai3 con la serie tv Liberi tutti. Lo scorso dicembre, gli episodi sono stati resi disponibili in esclusiva su RaiPlay. Tirabassi interpreta Michele Venturi, un avvocato che finisce in manette dopo che vengono trovati 25 milioni di euro nel portabagagli della sua auto. Decide di scontare i domiciliari nella comune della ex moglie. In proposito, l’attore aveva dichiarato in un'intervista rilasciata a Fanpage.it:
“Si tratta di una comune, un contesto di coabitazione dove le regole vengono fatte da un gruppo di persone che decidono come convivere. Tutta una enorme disponibilità degli uni verso gli altri, un interesse quasi maniacale per il chilometro zero e l'alimentazione sana. Un mondo in totale contrasto con quello di Venturi. E infatti la serie è al servizio di un continuo scontro tra eccessi”.
L’infarto a novembre 2019 lo ha convinto a cambiare vita
Lo scorso novembre, Giorgio Tirabassi ha fatto spaventare i suoi fan. L’amatissimo attore ha avuto un infarto. In un’intervista rilasciata a Tv, Sorrisi e Canzoni, ha spiegato che dopo l’accaduto ha preferito cambiare vita. Dimostrando un’invidiabile forza di volontà, ha smesso di fumare ed è più attento alla sua salute:
“Infarto e sette giorni in ospedale. La botta è stata tale che ho proprio cambiato stile di vita. Ho persino chiuso con le sigarette, io che fumavo da sempre. Ogni tanto però mi capita di sognare che sto fumando. Che gran sogno. Il bello è che un sacco di programmi televisivi mi hanno invitato per raccontare quell’esperienza, ma io ho detto no”.
Il desiderio di riservatezza
Giorgio Tirabassi è un uomo estremamente riservato. Non ama parlare della sua vita privata. Per questo non intende andare in televisione a raccontare il malore che lo ha colpito. Desidera che la sfera pubblica non si mescoli con quella privata: “Non mi piace mescolare la sfera pubblica e quella privata. Lo so di andare controcorrente nell’epoca della condivisione. Ma mi sembra poco elegante. Anche i social li uso pochissimo, li trovo invadenti”.