The Walking Dead 4×04 “Indifferenza” – la recensione
Per la prima volta nel corso di The Walking Dead 4, sceneggiatori e maestranze dello show più seguito di sempre in worldwide, mette lo spettatore a dura prova ponendolo su quella linea sottile che è la sfida alla pazienza, per dei tempi questa volta davvero troppo lenti, e al gusto, con una scelta destinata davvero ad essere una delle più discutibili di sempre. Non ci giriamo troppo intorno, stiamo parlando di Carol (Melissa McBride) e del modo in cui le hanno preparato la sua uscita di scena. Ironia della sorte, parliamo di un personaggio sempre ai margini della storyline, cresciuto a spizzichi e bocconi nel corso di tre stagioni e un po', e che proprio in questi primi quattro episodi ha dato il meglio di se' nel nuovo contesto che ci è stato presentato, quello della minaccia di un'infezione e delle contromisure necessarie da adottare (dell'adattamento di cui si parlava tanto al terzo episodio). E Rick (Andrew Lincoln) cosa va a fare? Prende una decisione totalmente incoerente con quello che è stato il suo personaggio fino ad ora, imponendole l'esilio una volta che si ritrovano fuori per cercare provviste, cibo e medicinali.
No, no, no. E' una decisione del tutto sballata che, sotto il punto di vista narrativo, rischia di apparire come un "chiodo" per la sceneggiatura troppo telefonato, una faciloneria manifesta che toglie di mezzo un personaggio e/o crea attesa per quelle che saranno le sue sorti da qui in avanti. Tornerà oppure no? Uscirà davvero di scena in questo modo? Spero vivamente che Carol possa tornare a farsi viva ma, in qualunque modo dovesse tornare, ormai la frittata è fatta: è una cacciata che lascia davvero interdetti. Questa è l'"Indifferenza" che da il titolo all'episodio, Rick prende decisioni per se', piuttosto che per tutto il resto del gruppo, se ne infischia di Carol e va avanti per la sua strada. Dunque, questo il penultimo girone di questa sorta di inferno dantesco iniziato con l'ep. 4×02 "Isolamento" e che culminerà la settimana prossima con l'ep. 4×05, dal titolo originale "Internment".
Giù la maschera, Bob. Intanto, mentre apprendiamo per la prima volta che la mappa dell'universo di "The Walking Dead" è incredibilmente vasta al punto da far perdere Tyreese, Daryl, Michonne e Bob per un episodio e mezzo, stiamo finalmente cominciando a capire che tipo è il nostro Bob Stookey (Lawrence Gillard jr): un ubriacone che ha messo già più volte in pericolo altri gruppi per il vizietto dell'alcool, restando sempre l'unico a sopravvivere con chiunque sia rimasto. Un campanello d'allarme per lo spettatore. Dopo che il nostro Daryl (Norman Reedus) prova a convincere Bob di non avere colpe per la morte di Zach (si danna, perché rivela di aver causato lui l'attacco zombie al supermercato, solo per riuscire a prendere una bottiglia di alcool), accade che mette di nuovo in pericolo tutto il gruppo, soltanto per salvare una bottiglia di scotch nel suo zaino. Si rivela così che è anche l'unica cosa che ha preso dalla sua ricognizione. Niente medicine, niente cibo: solo alcool. Daryl gliele promette una volta che saranno tornati alla prigione, ma sono convinto che avrà ben altre gatte da pelare (vedi scontro con Rick per l'abbandono di Carol), così il personaggio di Bob potrà guadagnare ancora tempo.
Voto: 6. Nonostante sia molto deluso dal modo in cui si sia lasciata andare Carol, nonostante i tempi lenti e le morti inutili (vedi quei due poveri ragazzi nella casa) stiano cominciando a darmi sui nervi, tengo sempre presente di trovarmi di fronte a dialoghi davvero costruiti bene, chissà forse con l'intenzione di evocare anche questa rabbia nei confronti dello spettatore. Che si chiami "Indifferenza" anche per noi che stiamo a guardare? DA SEGNALARE: la meravigliosa canzone di chiusura che, via Shazam, scopriamo essere di Sharon Van Etten, si chiama Serpents nella sua demo acustica e la trovate in embed appena qui sotto.