The Assassination of Gianni Versace è la serie che tutti stiamo aspettando
Boom. Il 2018 parte scoppiettando nel mondo della serialità televisiva. Dopo l'assegnazione dei Golden Globe 2018, che hanno consolidato il successo di "The Handmaid's Tale" e di "Big Little Lies" come migliori drama del 2017, questa sera abbiamo il ritorno di Ryan Murphy e del suo "American Crime Story", che ha trionfato ai Globe 2017 con "Il caso O.J. Simpson", con "The Assassination of Gianni Versace". L'appuntamento è per questa sera, venerdì 19 gennaio ore 21.05, a meno di 48 ore dalla messa in onda negli Stati Uniti, su FoxCrime (canale 116 di Sky). Su Fanpage.it, abbiamo una scena in anteprima esclusiva.
La scena in esclusiva
Gianni Versace (Édgar Ramirez) e con Andrew Cunanan (Darren Criss), suo assassino. I due sono intimi, conversano della vita professionale e dei loro obietti futuri, ma è Gianni Versace a tenere il discorso raccontando del suo avvio, della sua partenza e rivela un aneddoto interessante, quello della genesi del logo Versace, famoso in tutto il mondo. "Sai perché ho scelto Medusa? Perché mi riporta all'infanzia". Lo stilista racconta a quello che sarà il suo futuro assassino di aver scelto Medusa in ricordo di passeggiate in Calabria con l'amata sorella Donatella, quando tra le mura di antiche rovine c'era scolpita la testa di Medusa. "So che molti ritengono pretenziosa la scelta, ma non mi importa: la mia infanzia non è pretenziosa".
Il cast e la struttura
Nove episodi per raccontare la storia dell'assassinio di Gianni Versace, tracciare profili e punti chiave. Un cast da urlo, le premesse altrettanto. Édgar Ramirez è Gianni Versace, Penélope Cruz è Donatella, Ricky Martin è Antonio D'Amico, compagno di Versace al momento dell'assassinio, Darren Criss interpreta Andrew Cunanan, serial killer e assassino dello stilista. Ryan Murphy, autore, produttore esecutivo e regista del primo episodio, ha voluto indagare in questa seconda stagione di "American Crime Story" anche l'aspetto dell'omofobia negli anni ‘9o. La tesi di fondo è che l'assassinio di Gianni Versace si sarebbe potuto evitare se la polizia avesse avuto un dialogo con le comunità gay.