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Tg5 in sciopero, protesta contro spostamento da Roma a Milano: stoppato il trasferimento

I 50 giornalisti e i 90 tecnici hanno proclamato per oggi una mobilitazione con interruzione dei servizi, per protestare contro le voci di un possibile trasferimento del telegiornale a Milano.
A cura di Valeria Morini
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Aggiornamento 1 giugno – Secondo quanto sta emergendo in queste ore, in seguito alle accese proteste dei dipendenti dei giorni scorsi, si sarebbe momntaneamente fermato il progetto di trasferimento del Tg5 da Roma a Milano. La notizia, riportata da Reuters, non è stata confermata né smentita da Mediaset, anche perché nessun processo effettivo era stato avviato. Tuttavia, al momento, i dipendenti sembrano aver avuto la meglio dopo lo sciopero di 24 ore indetto in seguito alle notizie su un possibile trasferimento.

È scattato da stamattina uno sciopero di 24 ore per i lavoratori del Tg5, in segno di protesta per la probabile decisione del gruppo Mediaset di spostare la redazione da Roma a Milano. Si parla di 50 giornalisti e oltre 90 tecnici che potrebbero essere costretti a trasferirsi in Lombardia, secondo un'indiscrezione emersa pubblicamente qualche giorno fa. La redazione ha pertanto optato per la mobilitazione del 26 maggio, con i giornalisti a braccia incrociate in concomitanza con lo sciopero della Cgil per i tecnici del centro di produzione del Palatino. L'interruzione dei servizi del Tg5 per la giornata di oggi è totale, a eccezione di tre finestre informative di 5 minuti ciascuna, alle 8, alle 13 e alle 20. Si legge nel comunicato del Comitato di redazione:

Storia e futuro del Tg5 sono da difendere. Abbiamo massimo rispetto per il lavoro svolto dall'azionista, dai manager e da tutti i colleghi di Mediaset, ma un grande gruppo europeo nel settore dei media non può scegliere di abbandonare la capitale. Nel caso specifico di Mediaset, significherebbe andare contro la storia di un’azienda che ha sempre puntato ad essere forte nelle due città riferimento del Paese: Milano e Roma. Ribadiamo anche il rischio degli inevitabili effetti negativi di un ulteriore depauperamento imprenditoriale e culturale della città, in un momento istituzionale delicato.

Il Cdr del Tg5: "Licenziamento mascherato"

Lo spostamento del Tg5 da Roma a Milano potrebbe avvenire, ironia della sorte, proprio nell'anno in cui il telegiornale dell'ammiraglia Mediaset ha tagliato il traguardo del 25esimo anniversario. "Il trasferimento è un progetto sbagliato che non genera risparmi ma solo costi aggiuntivi", ha sostenuto nei giorni scorsi il Cdr, "Il vero significato del passaggio del Tg5 a Milano si chiama licenziamento mascherato da trasferimento, perché costringe centinaia di persone tra impiegati, operai e tecnici a rinunciare al posto di lavoro". La delicata situazione non è peraltro dissimile da quella in cui versano i dipendenti di SkyTg24, anch'essi in procinto di lasciare Roma per Milano con 200 esuberi e 300 trasferimenti.

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