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Teo Teocoli racconta: “Silvio Berlusconi mi cacciò da Arcore e quindi da Mediaset”

Il racconto di Teo Teocoli cacciato da Silvio Berlusconi negli anni ’90, poi la pace fatta: “Qualche anno dopo fu proprio lui a richiamarmi”.
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Teo Teocoli e Silvio Berlusconi hanno avuto un rapporto burrascoso, al punto tale che il Cavaliere lo cacciò da Arcore durante un meeting, e quindi da Mediaset. In una intervista pubblicata a Il Giornale, il mattatore milanese racconta l'aneddoto di una riunione con Teo Teocoli, Massimo Boldi e Gaspare e Zuzzurro, ai tempi del grande successo di "Emilio".

Le rivelazioni di Teo Teocoli

Ma qual è stata la frase che è costata il posto a Mediaset a Teo Teocoli? Ecco cosa ha raccontato il comico a Il Giornale:

Con Massimo Boldi e Gaspare e Zuzzurro andammo da Silvio Berlusconi a Villa San Martino. Parlammo, fece delle proposte, non ero d'accordo e dissi: Lei costruisca pure Milano 2 che io faccio il mio mestiere. Fui praticamente accompagnato alla porta. Aspettai in auto un'ora e mezza prima che gli altri uscissero.

La pace e il successo

Erano gli anni di "Emilio", siamo tra la stagione 1990 e quella 1991. Poi per Teo Teocoli ci saranno anni d'oro con Mai dire gol e il rilancio definitivo in Mediaset, che lo stesso attore 76enne racconta così: "Qualche anno dopo fu proprio Silvio Berlusconi a richiamarmi nelle sue tv, aveva riconosciuto il mio talento". Inizia così il nuovo corso di Teo Teocoli con un successo commerciale senza precedenti, diventando uno dei pilastri dell'intrattenimento di Mediaset.

Teo Teocoli ospite d'onore a Zelig

Teo Teocoli ritorna adesso in Mediaset insieme a un altro grande ritorno, quello di Zelig con Claudio Bisio e Vanessa Incontrada, in onda ieri sera. Il comico milanese è stato l'ospite d'eccezione del programma: "Hanno dovuto tagliare dieci minuti perché quel pazzo di Bisio ed io abbiamo improvvisato, oh quello non molla mai", ha dichiarato Teo Teocoli: "Io sono un cabarettista e il cabaret è quel mondo dove si balla, si canta, si scherza e si improvvisano cose. Zelig non è proprio casa mia. Io sono più da Derby. Ci ho trascorso 17 anni e quell'impronta non andrà più via".

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