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Teo Mammuccari sul ring tv contro Belen, Canalis, Giletti e Fiorello

Su Il Corriere della Sera, il conduttore critica la mancanza di azzardo in Fiorello, la tv spazzatura di Giletti e le figlie del gossip Belen ed Elisabetta Canalis.
A cura di Marianna D Onghia
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mammuccari teoo

In quest'anteprima di stagione tv, proseguono gli sfoghi mezzo stampa di volti noti del piccolo schermo: dopo la sparata a zero della Ventura verso colleghi e televisione pubblica, questa volta è il turno di un personaggio tv di casa Mediaset nell'antipatico ruolo del critico televisivo. Teo Mammuccari, pronto all'esperienza con il gioco The Cube, format londinese trapiantato nel Bel Paese per intercessione di Italia 1, si difende dalle accuse di associazione al trash televisivo e rivendica la sua tenacia lavorativa e il suo continuo mettersi alla prova.

IO SALGO SUL RING TV, FIORELLO NO!  Il primo destinatario dello sfogo del conduttore di Italia 1 è lo showman Fiorello, reo per Mammuccari di cullarsi della raggiunta fama e del consolidato successo, che lo porta a non mettersi in discussione in programmi freschi e innovativi, intraprendendo la facile strada della pubblicità. Sottolineando l'approccio televisivo odierno di Fiorello, Teo evidenzia d'altra parte il suo di comportamento, sul piccolo schermo, definendosi un calciatore sotto contratto che non può permettersi di opporsi continuamente a ciò che "mister" e "squadra" gli richiedono. Mammuccari si sente un pugile sul ring, che non rifiuta l'incontro e che insacca senza problemi la sconfitta, ma senza sottrarsi al rischio e alle sfide che caratterizzano il suo mestiere, al contrario di qualcun altro, a suo parere. La voglia di sperimentare e sperimentarsi in nuovi programmi è provata dal rifiuto della conduzione de Le Iene o alla seconda edizione di Libero, trasmissioni che lo hanno lanciato, ma che rappresentano un florido passato che è bene non intaccare, bensì affiancarlo ad altri successi o progetti, presenti.

TRASH E' GILETTI, TRASH E' RAI INTERNATIONAL: E i progetti di Mammuccari non sono trash, tuona il conduttore, riscattato dalle risa e dai sorrisi della gente che lo incontra per strada: per Teo divertire il pubblico e regalargli emozioni è la cosa più bella e gratificante. Un conduttore deve saper lasciare il segno in chi lo segue, anche a costo di uscire fuori dalle righe: sempre meglio questo tipo di presentatore, che il conduttore educato e insipido definito il vero elemento trash da Mammuccari. L'elenco di elementi degni di esser cestinati in tv prosegue, toccando il volto Rai Massimo Giletti e il canale della tv pubblica Rai International:

Trash è chi usa la cronaca nera in tv, trash è Giletti. Trash è Rai International: se penso che è l’immagine della tv italiana che diamo nel mondo me ne vergogno.

La vera tv spazzatura sarebbe quindi rappresentata dalla strumentalizzazione televisiva e dalla cattiva immagine dell'Italia veicolata nel mondo, a detta di Mammuccari, e a contribuire ad una pessima pubblicità per la tv italiana ci sono anche alcune scelte televisive non entusiasmanti e valide e tra i nomi citati vien fuori, a sorpresa, quello della ex collega Belen Rodriguez.

teo e belen

MAMMUCCARI SULLE FIGLIE DEL GOSSIP, BELEN E LA CANALIS: La tv odierna si compone sempre più di tasselli che non brillano certo di luce propria: Teo si è sentito amareggiato alla notizia di Elisabetta Canalis a Sanremo, una bellezza nostrana di certo scelta per nome e posizione e non per qualità artistiche. Della stessa tipologia la situazione della Rodriguez, con la quale Teo ricorda il primo incontro in occasione dei provini per Distraction, dove Belen fu scartata da Teo per un infelice biglietto da visita.

Non l’avevo presa perché mi aveva detto: se ti può servire sono la fidanzata di Boriello, il gossip è sempre utile. Infatti il suo percorso lo vediamo.

Un altro dritto pesante quello rilasciato da Mammuccari, che ce l'ha con le figlie del gossip nostrano, le quali alimentano un'immagine della tv italiana che vive di star e starlette e poco di artisti: c'è un pò di rammarico nelle parole di Teo, che è convinto, dal canto suo, di fare una buona tv.

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