Tapiro a Guè Pequeno e Marracash: “Fedez fa roba che non ci interessa, ha inventato tutto”
Valerio Staffelli ha consegnato un tapiro a Marracash e Guè Pequeno in seguito alla lite con Fedez avvenuta via social network. A qualche giorno da quel momento – e dopo che Fedez aveva già ricevuto un tapiro per la stessa questione – i suoi antagonisti rispondono. Il primo a replicare è Guè:
Questo tapiro lo dedico a tutti gli invidiosi, ma sai quanti dischi vendo io? Me lo devi dare di platino o diamante. Ero frustrato per non avere avuto un tapiro, grazie a Pinocchio l’ho ricevuto. La nostra non è una guerra. Le guerre dono altre. E magari vado pure al concerto di Pinocchio. Se eravamo amici? Sì abbastanza.
Dice la sua anche Marracash, che smentisce decisamente quanto raccontato da Fedez:
Non è successo niente alla sfilata ma lui, come spesso purtroppo fa, ha inventato tutto. Federico ci accusa di essere invidiosi, ma non è che se uno non parla di lui o se non fa Don Matteo su Rai2 come Federico Pinocchio, è frustrato. Io sono contento di non fare questa roba, sono orgoglioso. E da tutto questo che nasce questa roba. Evidentemente quella mattina si è svegliato male, ha fato un brutto sogno. Noi siamo contenti, il nostro disco è un successo. La lotta tra rapper si fa sulle rime. Ne ho fatta una che è calzante: “Sopra di te metto una lapide, grande come una piramide”.
Il tapiro a Fedez
Il primo tapiro per la lite con Guè Pequeno e Marracash era stato consegnato a Fedez solo ieri. Nemmeno Federico aveva negato l’astio alla base della lite a distanza con i due, pur moderando i toni:
Sono cose che accadono. Io non mi sono mai dichiarato rapper, ho sempre detto di essere un cantautore 2.0. Loro sanno benissimo che l’ho sempre ammesso, il problema è che probabilmente i giornali non ti danno spazio nelle interviste se non fai il nostro nome, quando non hai una certa eco mediatica. La sfilata di Moschino? L’ho visto dopo tre anni lì e quello che dovevo dire l’ho detto.
Staffelli si è fatto ‘portatore di pace’, dichiarando conclusa la diatriba.